Nel capannone comunale iniziano a prendere forma i personaggi del Carnevale di Scerni. Le mani ritagliano il polistirolo e modellano la cartapesta, fissano il legno delle strutture. Ognuno sa come muoversi. Si vede che i volontari, anche i più giovani, hanno già acquisito una certa esperienza. Da fine ottobre stanno allestendo i carri allegorici: la lumaca, simbolo della tradizione culinaria scernese, ma anche i personaggi di cartoni animati storici, Dragon ball e Transformers, la nave tricolore della politica italiana con Arlecchino sulla prua, il cinema rétro. Sei carri stanno nascendo pezzo dopo pezzo. Saranno pronti per il 4 marzo, il giorno della sfilata, ne arriveranno altri da Gissi (a cura dell’Istituto San Francesco), Casalanguida, Furci, Torino di Sangro e dall’Istituto agrario Ridolfi di Scerni.
Siamo andati a scoprire i segreti dell’arte dei carnevalari. Per veder nascere gli elementi di un corteo che, come ogni anno, richiamerà un pubblico numeroso da tutto il Vastese.
Le interviste a Ottavio Ubaldi, presidente dal 2014 dell’associazione Carnevalari scernesi, Renzo Del Plavignano, vicepresidente, Domenico Giuliani, segretario, Gianfranco Zinni del direttivo e alcuni giovani attivisti alle prese con la preparazione della cartapesta.
Servizio di Michele D’Annunzio e Nicola Cinquina