Dare una nuova vita al Camping Sangro riportandolo ai fasti turistici di un tempo. Il Comune di Torino di Sangro intende dare in gestione la struttura ricettiva di contrada Saletti dopo la storia travagliata degli ultimi anni.
L’area di proprietà comunale per alcuni anni è stata adibita dalla passata amministrazione a Cas (Centro di Accoglienza Straordinario). Nel 2018 il centro è stato chiuso, ma casette e bungalow hanno continuato a essere occupati abusivamente in condizioni igienico-sanitarie precarie. Così, il Comune, aver riottenuto la piena disponibilità dell’area (a seguito della rescissione del contratto con il precedente gestore), nel 2021, grazie anche al supporto delle forze dell’ordine e della polizia locale ha eseguito l’ordinanza di sgombero.

Ora, quindi, l’obiettivo è tornare alla sua originaria destinazione turistica, apprezzata dai tanti ospiti che nel corso degli anni ne hanno usufruito. Per farlo bisogna ricorrere a una procedura aperta a rilevanza europea, ma la Centrale Unica di Committenza dell’Unione dei Miracoli non potrà espletarla perché qualificata per gare di importo massimo di 5 milioni di euro, mentre il valore stimato per la gestione del camping, per 15 anni, è di 13.828.500 euro.
Per questo motivo, il Comune di Torino di Sangro ha firmato un accordo di collaborazione con quello di Vasto chiamato, ora, a procedere all’espletamento della procedura. L’auspicio del sindaco torinese Nino Di Fonso, convinto della valenza turistica e ricettiva dell’area, è di suscitare l’interessamento di imprenditori e società per tornare ai vecchi fasti nel più breve tempo possibile.

Iniziative che incentivano il turismo fuori stagione sono sempre lodevoli specialmente in Abruzzo che è una regione che ha molto da offrire.in questa ottica la pista verde dei trabocchi è sicuramente un fiore all’ occhiello non solo turisticamente ma anche perché incentiva il movimento in un paesaggio incantevole a beneficio della salute..e del SSN per il suo valore preventivo.Sarebbe quindi molto utile che venissero terminati i raccordi che eviterebbero l’ accesso alla SS e che offrirebbero una ragione in più per percorrerla completamente con un ritorno sicuramente più valido per quanto su detto anche a livello economico in considerazione del continuo crescere del cicloturismo che attirerebbe nella regione tanti appassionati di questa attività soprattutto dalle regioni del Nord .Buon lavoro quindi e…viva l’ Abruzzo!
Preciso che è la prima volta che scrivo un commento su questo sito!!