Migranti protestano a Gissi per le loro condizioni di vita

Protestano i migranti del Centro di accoglienza straordinaria di Gissi. «Vogliamo avere assistenza sanitaria», «Vogliamo studiare e anche la formazione», «Vogliamo i nostri diritti», hanno scritto sui cartelloni con cui un gruppetto di ospiti del Cas ha manifestato raggiungendo a piedi il municipio.

I manifestanti hanno incontrato il sindaco, Agostino Chieffo: «Sono venuti in Comune – racconta – per esporre le ragioni della protesta. Lamentano condizioni di vita inadeguate nella struttura, dove sono in 47-48, senza acqua calda e da cinque mesi senza neanche il poket money» di 2 euro e 50 centesimi al giorno «per poter comprare un panino, visto che lamentano una scarsa qualità del cibo» fornito dalla cooperativa che gestisce l’ex albergo Santa Lucia, in via Italia, trasformato nel 2017 in Centro di accoglienza straordinaria. «All’incontro erano presenti anche i carabinieri. Ho inviato – spiega il primo cittadino – una comunicazione formale alla Prefettura di Chieti per esporre la questione».

Gissi: il Cas dell’ex Hotel Santa Lucia (foto Google street view)

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