«Anche quest’anno la Regione non ha stanziato le risorse per la “Vita indipendente”. Ieri 17 dicembre, è stata pubblicata la graduatoria: su 680 domande presentate, ne sono state approvate solo 101, pari al 15%. Sarebbero serviti 5.946.600 euro, mentre saranno finanziate istanze per soli 850mila euro». È la denuncia del segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e del responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante.
Sono 579 i disabili gravi sono esclusi da risorse preziosissime, «È uno schiaffo per centinaia di abruzzesi e per le loro famiglie. Se non si dovesse trovare una soluzione, siamo pronti a scendere in piazza e a incatenarci al palazzo della Regione».
Non passa inosservata la discrepanza con i fondi a pioggia della cosiddetta Legge mancia: «Si è a lungo dibattuto della Legge mancia e delle risorse che i consiglieri regionali assegnano per finanziare la caccia, i circoli bocciofili e associazioni di varia natura, ma non sembra esserci la stessa attenzione su una legge regionale che, sulla base di requisiti oggettivi valutati dalle Asl, aiuta le persone con grave disabilità a vivere una vita più dignitosa. A luglio avevamo chiesto una riunione sul tema all’assessore regionale alle Politiche sociali, Roberto Sant’Angelo, ma quella richiesta non ha mai ricevuto risposta. Oggi, la pubblicazione della graduatoria conferma il disinteresse rispetto al problema».
«Anche nel 2022 e nel 2023 – ricordano Ranieri e Ferrante – il finanziamento iniziale del fondo per la Vita indipendente era stato insufficiente a soddisfare tutte le richieste, ma l’intervento della Cgil prima e quello dell’assessore Quaresimale e del presidente Marsilio poi avevano consentito di finanziare tutti i progetti di vita indipendente presentati, per un importo di euro 3,5 milioni di euro due anni fa e di ben 4,5 milioni di euro lo scorso anno. Tra l’altro nel 2023 gli interventi da finanziare erano circa 500, mentre nel 2024 sono saliti a 680, cifra che richiede un finanziamento ancora maggiore».
“Come avvenuto negli anni passati, ci auguriamo, a questo punto, che la politica si attivi immediatamente per trovare una soluzione e reperisca le risorse per finanziare tutte le richieste. Se così non fosse, siamo pronti a protestare insieme ai disabili e alle loro famiglie. Senza una soluzione – concludono Ranieri e Ferrante – promuoveremo per il prossimo 23 dicembre una manifestazione e siamo pronti ad incatenarci davanti alla sede dell’assessorato regionale alle Politiche sociali per rivendicare il diritto alla dignità e ad una vita più serena per le persone affette da disabilità».