La Costituzione per i 18enni di San Salvo, «Non insieme di regole, ma bussola etica»

L’amministrazione comunale di San Salvo ha celebrato ieri i giovani che quest’anno hanno raggiunto la maggiore età. Durante l’evento, ai diciottenni è stata donata una copia della Costituzione italiana, «un simbolo fondamentale della democrazia e delle libertà su cui si fonda la nostra Repubblica – frutto, ha sottolineato, la sindaca Emanuela De Nicolis – del sacrificio dei nostri nonni». I festeggiati, inoltre, hanno ricevuto anche una piccola chiave d’argento «emblema di appartenenza alla città di San Salvo e di apertura verso nuove responsabilità nella vita collettiva».

«La Costituzione che oggi vi consegniamo non è solo un insieme di norme, ma una bussola etica che vi guiderà nelle vostre scelte future. Essere cittadini significa godere di diritti inviolabili, ma anche assumersi i doveri di partecipare attivamente al benessere della nostra comunità. La chiave che vi doniamo rappresenta la fiducia e l’accesso simbolico a una città che ha bisogno delle vostre idee e del vostro entusiasmo. Mettevi a disposizione d’essa, attraverso l’impegno civico, il volontariato, vedrete quanto sarà gratificante anche per voi. Molti di voi partiranno per motivi di studio o di lavoro, ma c’è un filo che vi terra sempre legati alla vostra città», le parole di De Nicolis.

Presente anche la presidente del consiglio comunale, Tiziana Magnacca: «Questa cerimonia vuole ricordarvi che la cittadinanza non è solo un titolo, ma una missione da vivere ogni giorno. I diritti che oggi festeggiamo non esistono senza il rispetto dei doveri. È attraverso la partecipazione civica, lo studio e il rispetto delle leggi che si costruisce una comunità forte e giusta. Datevi valore, al vostro corpo, al vostro animo, alla vostra intelligenza, cercate il vostro talento e rendetelo la chiave della vostra felicità e poi mettetelo a disposizione della vostra comunità. Siate orgogliosi delle vostre radici e pronti a contribuire con responsabilità e passione al futuro della nostra comunità».

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