Qualcosa si muove. Non è più un mistero, negli ultimi mesi più volte il presidente Franco Bolami e il fidato copresidente Pietro Scafetta, hanno dichiarato di aver messo in vendita la Vastese.
Nelle recenti interviste i massimi dirigenti biancorossi avevano dichiarato di non aver ricevuto offerte ma in realtà, da un paio di settimane, c’è una nuova ipotesi. Tutte le strade portano verso Attilio Di Stefano, per tutti Dino, imprenditore cinquantaseienne, di origini cupellesi ma da anni pescarese d’adozione.
Gravita in più settori, case di riposo, edilizia e vigilanza armata, ha già alle spalle un’esperienza nel mondo del calcio, come patron della Civitanovese, in Serie D, nella stagione 2013/2014, quella che vide la porta marchigiana difesa dal portiere vastese Lorenzo Cattafesta. Proprio nell’estate del 2014 Di Stefano annunciò di essere interessato a rilevare la Vastese, che allora come oggi ha in Luigi Salvatorelli il vicepresidente. Tra i due otto anni fa ci furono contatti, poi la trattativa non decollò e un anno dopo arrivarono al timone Bolami e Scafetta.
Di Stefano ci ha riprovato anche nel 2019, era vicinissimo a prendere il comando del Chieti ma non se ne fece nulla. Ora il nuovo capitolo, di nuovo a tinte biancorosse, non sappiamo come andrà a finire ma Attilio Di Stefano, contattato da un imprenditore locale (fuori dall’organigramma biancorosso) non ha detto no, ci sarebbero ampi margini per far entrare nel vivo la trattativa. Nei prossimi giorni se ne saprà di più, in campo la Vastese farà di tutto per centrare i playoff, poi si capirà il futuro societario ma l’ipotesi Di Stefano è più viva che mai.
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