Organizzata dall’Associazione culturale Ericle D’Antonio, si è svolta nella sala museale di Rocca San Giovanni la presentazione del libro “La Costa dei Trabocchi, il ruolo delle Istituzioni” edito dal Torcoliere e scritto dal giornalista Nicola Del Prete.
Ad introdurre i lavori è stato Emilio Caravaggio che ha portato il saluto del presidente dell’associazione Oreste Di Carlo ed ha introdotto il sindaco Fabio Caravaggio. “E’ l’occasione, questa, per ricordarvi che il nostro Comune ha ottenuto un importante finanziamento che ci consentirà di salvaguardare il tratto costiero di Vallevò, cuore centrale della Costa dei trabocchi – ha sottolineato il primo cittadino di Rocca San Giovanni -. Un finanziamento di un milione di euro che per la nostra comunità è assai importante”. Parola, poi, al presidente della III Commissione “Agricoltura e Sviluppo economico” della Regione Abruzzo, Nicola Campitelli, il quale ha ricordato che grazie al suo impegno di ex assessore all’Urbanistica, ha contribuito in maniera determinante alla predisposizione e successiva approvazione della legge regionale n.7 del 10 giugno 2019 che ha messo ordine all’utilizzo dei trabocchi, definendo procedure e riferimenti normativi poi applicati dai Comuni per il rinnovo delle concessioni. Sull’immediato futuro della pista ciclabile della Via Verde ha riferito il delegato provinciale Alessandro La Verghetta. È stato depositato presso la Corte dei conti, il Decreto ministeriale 222 del 30 agosto 2024 che rende utilizzabili i restanti 20 dei 24 milioni di finanziamento con cui procederemo agli espropri concordati per le stazioni ferroviarie, all’acquisizione delle particelle residue delle aree della Via Verde e, dunque, al completamento dei tratti ancora interrotti”.
Sull’andamento stagione del turismo sulla Costa dei Trabocchi è intervenuto il presidente dei traboccanti Rinaldo Verì, titolare del trabocco Tufano, a Vallevò. “Non è stato come lo scorso anno – ha precisato-, diciamo che è stata una stagione di assestamento. Per il futuro siamo fiduciosi perché i trabocchi non possono essere certo paragonati a concessioni balneari e, dunque, soggetti alla legge europea Bolkestein. Siamo depositari di testimonianze storiche, di cultura del mare, di caratterizzazione di un territorio unico e irriproducibile. Il trabocco è l’elemento che rende unica tutta la nostra costa teatina ed è, per legge regionale, un bene culturale”.
A questo punto l’autore del libro, Nicola Del Prete ha preso la parola ed ha illustrato i contenuti del suo lavoro: un volume di circa 120 pagine dove sono raffigurati i 31 trabocchi censiti sull’intera costa dei trabocchi più uno, quello moderno realizzato a San Salvo che, pur non essendo un trabocco tradizionale, in molti lo considerano una proposta che ben si integra con lo spirito promozionale turistico di tutta la costa teatina. “La storiografia sui trabocchi è ampia – ha sottolineato Del Prete-, in questa mia opera ho preferito raccontare e testimoniare l’importanza che negli anni hanno svolto le Istituzioni per la salvaguardia di queste vecchie strutture per la pesca rigenerate e trasformate in ristoranti e aule didattiche che sono il fondamento, unitamente alla ciclovia, del brand “Costa dei Trabocchi”. Ripercorro l’attività legislativa della Regione Abruzzo dalla prima legge che introduceva la misura del contributo a fondo perduto per i titolari dei vecchi trabocchi, ai primi protocolli firmati dalla Provincia di Chieti con i comuni costieri, finanche agli emendamenti approvati in Parlamento che consentivano la tutela del patrimonio costiero della provincia di Chieti, regolando i rapporti con le Ferrovie”. Nel libro c’è anche una parte di storia, dalla etimologia del termine trabocco, alla loro creazione ed al ruolo sociale che svolgono.