Vasto, 20 anni di clownterapia: «Leggerezza e un po’ di dolore». Convegni, libro e altalena inclusiva

«Un momento veramente emozionante perchè questo progetto nasce da un sogno. Il sogno di Aida, una bambina speciale che sognava di poter andare in un parco pubblico sull’altalena». Questo il senso della panchina inclusiva installata nella villa comunale su iniziativa dell’associazione Ricoclaun Vasto Onlus, che quest’anno festeggia il ventennale, in collaborazione con il Comune di Vasto e sponsor privati.

«La madre di Aida – racconta la presidente del sodalizio, Rosaria Spagnuolo – dopo aver provato tante strade mi ha chiesto se potevamo aiutare Aida a realizzare il suo sogno. La Ricoclaun si è commossa nel racconto e ha deciso che non poteva rimanere indifferente. Ma non avevamo tutti i fondi per acquistarla. Dopo aver fatto uno studio sulle altalene in commercio inclusive, dopo aver visto e provato quest’altalena in un paese del vastese, rendendoci conto che era proprio quella che ci interessava, perchè veramente inclusiva, cioè adatta a bambini normali e speciali, inoltre è talmente grande che consente anche a madre e figlio di dondolare insieme, in completa sicurezza, abbiamo preso una decisione: chiedere aiuto. Sono partiti da luglio 2024 tanti messaggi whatsApp ad una serie di amici. Alcuni non hanno risposto, alcuni hanno detto che non potevano e comunque abbiamo ringraziato, altri invece, la maggioranza ci hanno ringraziato perchè avevamo dato loro modo di contribuire a questo sogno così bello e significativo a favore dell’intera comunità. Con l’aiuto di tanti sponsor, con la collaborazione del Comune di Vasto, di LudoVico, il sogno è diventato realtà».

Ieri, nella Sala Aldo Moro degli ex palazzi scolastici di corso Nuova Italia, il convegno sulle prospettive della clownterapia (qui l’elenco dei relatori: LEGGI).

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