Era il 3 febbraio del 2023 quando, dopo quasi un anno e mezzo, lo Stadio Aragona riapriva al pubblico dopo un investimento di oltre 250.000 euro. Nelle parole degli ex dirigenti biancorossi, amministratori comunali e regionali tanti aggettivi pomposi (leggi) ma, a distanza di quasi due anni, l’impianto mostra ancora evidenti lacune, in quasi tutti i settori.
Per chi almeno due domeniche al mese, vive la tribuna stampa può constatare che l’area riservata a giornalisti e cameraman, la cabina bianca per intenderci (compreso lo spazio riservato alle telecamere delle forze dell’ordine), versa, ormai da mesi in uno stato di abbandono.
Da fine agosto fino agli inizi di maggio, l’area stampa è agibile con i giornalisti costretti a portarsi da casa guanti, rotolini di carta e un ingente quantitativo di disinfettante per pulire tutta la sporcizia presente. Le immagini lo confermano, la sporcizia regna sovrana, a partire dal guano dei piccioni presente sulle scrivanie riservate ai giornalisti, enormi ragnatele sulle vetrate, muffa su tutte le pareti, cestini dell’immondizia stracolmi, seggiolini rotti e addirittura la germinazione spontanea dai muri.
Non sappiamo se tocchi al Comune o alla Pro Vasto occuparsi della pulizia, come già detto, ormai in stato di abbandono ma, basterebbe che due sabati al mese qualcuno si degnasse di ripulire l’area riservata alla stampa che, con meno di un’ora tornerebbe ad avere un minimo di decoro. L’appello è stato lanciato, tra dieci giorni, domenica 17 novembre, la Pro Vasto tornerà all’Aragona per ospitare il Castelnuovo Vomano. Ora si spera che chi di dovere, magari sabato 16 novembre, si adoperi per ripulire una tribuna stampa che da anni versa in condizioni davvero fatiscenti.
Manutenzione questa sconosciuta.
Chi prende soldi per l’ingresso agli eventi sa che per poterli continuare a prendere deve dare un minimo di contributo per la manutenzione? a volte sembra che neanche le basi siano note a chi fa profiutto…. 250K di investimento. e il supporto/pulizie? ci han pensato? muah … incredibile.