Decarbonizzazione dell’Abruzzo, accordo tra Università dell’Aquila ed Edison

Accordo quadro firmato oggi dall’Università degli Studi dell’Aquila ed Edison per la pianificazione energetica territoriale e ambientale e la decarbonizzazione della regione. I temi fondamentali della collaborazione riguardano la produzione e lo stoccaggio dell’energia, l’efficienza energetica, i servizi energetici e ambientali e lo sviluppo di Comunità energetiche. La firma è stata apposta nella Sala del senato accademico dell’università alla presenza di Nicola Campitelli, consigliere regionale delegato all’Energia, Edoardo Alesse, rettore dell’Università e Alberto Pasanisi direttore ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica di Edison.

L’accordo prevede l’avvio di un’attività di ricerca da parte dell’Università degli Studi dell’Aquila per conto di Edison sui dati relativi ai consumi energetici in Abruzzo e alle emissioni di CO2 associate al comparto energetico. «Lo studio – spiega una nota dell’Università dell’Aquila – caratterizzerà la situazione attuale relativamente a: generazione di energia da fonte rinnovabile e la sua utilizzazione negli usi finali, distribuzione dei consumi energetici (termico, elettrico e meccanico) nel complessivo e nei vari settori economici che caratterizzano l’economia della regione e, infine, le emissioni di CO2 relative ai citati usi energetici finali suddivise per settore socioeconomico e per tipologia di combustibili utilizzati».

Per i tre ambiti si farà riferimento ai settori che caratterizzano l’economia regionale: agricoltura, zootecnia e pesca, trasporti, residenziale, industria e servizi. I dati cumulativi consentiranno quindi di «definire l’entità degli interventi da realizzare in tema di generazione di energia rinnovabile nonché sull’efficientamento dei consumi energetici nei vari usi finali e, in definitiva, sulla decarbonizzazione dell’economia energetica regionale».
Sarà quindi possibile avere le stime degli investimenti necessari «nella convinzione che una riduzione significativa dei consumi è condizione imprescindibile per la transizione energetica». «Un focus particolare sarà indirizzato alle potenzialità della generazione da fonte rinnovabile per la quale si ipotizzeranno scenari di progressiva sostituzione delle fonti fossili al 2030 accanto agli investimenti, nel rispetto della sostenibilità ambientale che i territori richiedono».

Particolare rilevanza sarà data alla definizione di Comunità Energetiche come nuovo modello di aggregazione energetico-sociale. L’attività prevista dall’accordo sottoscritto è funzionale all’aggiornamento del Piano Energetico della Regione (Per).

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