A 35 anni, dopo una squalifica di 4 anni, pochi avrebbero avuto le motivazioni per tornare in pista ad alti livelli. Andrea Iannone non ha mai mollato, ha accettato la chiamata della Superbike facendo capire che la squalifica lo aveva reso ancora più granitico. Chiusa la stagione in Sbk con podi e la splendida vittoria ad Aragon, nelle scorse settimane ha ricevuto la chiamata di Valentino Rossi che gli ha proposto di tornare in MotoGp per sostituire l’infortunato Di Giannantonio nella penultima tappa stagionale a Sepang.
Dalla Ducati del Team Go Eleven della Superbike alla Ducati della Pertamina VR46, dall’ultimo gran premio del 2019 a quello di oggi, sabato 2 novembre, a 1826 giorni di distanza. Iannone ha accettato la sfida con gioia, divertimento e determinazione iniziando la due giorni malese con la Sprint Race del sabato. Il classe ’89 di Vasto, partito dalla sesta fila (17° casella) ha perso quattro posizioni in avvio e poi chiudendo i 10 giri al 19° posto.
A 35 anni, essere di nuovo in MotoGp per una gara ufficiale rappresenta una vittoria morale dopo una squalifica che tanto ha fatto discutere. Andrea Iannone si è goduto la Sprint Race del sabato, domani in gara (ore 8 italiane) cercherà di salutare la MotoGp cercando di migliorarsi ancora.