Tagli agli enti locali, 51 sindaci abruzzesi scrivono al Governo: «A rischio i servizi essenziali»

Cinquantuno sindaci contro i tagli del Governo agli enti locali. I primi cittadini di cinquantuno Comuni abruzzesi hanno scritto nei giorni scorsi al Governo, ai membri del Senato e della Camera dei Deputati con l’obiettivo di scongiurare una drastica riduzione di servizi per circa 350 milioni di euro.

«Già nel 2025 – si legge nella lettera – i Comuni, le Province e le Regioni dovranno tagliare i propri servizi per circa 350 milioni di euro. Nei due anni successivi, si legge nel Documento programmatico di bilancio (Dpb) approvato dal governo Meloni, i sacrifici che dovranno imporre ai loro cittadini saranno più gravosi: nel 2026 saranno tagliati circa 550 milioni, nel 2027 circa 600 milioni.

I sottoscritti sindaci e sindache d’Abruzzo manifestano profonda preoccupazione e assoluta contrarietà al taglio delle risorse destinate ai Comuni, previsto dalla Legge di Bilancio 2024, che ammonta a 1,5 miliardi di euro nel triennio 2024-2026, con una riduzione immediata di 350 milioni già nel primo anno. Questo taglio si somma alla riduzione di 1,2 miliardi di euro operata nella precedente manovra finanziaria fino al 2028.

Tali provvedimenti rischiano di compromettere seriamente la stabilità finanziaria di molti comuni italiani, che già faticano a far fronte alle esigenze quotidiane di gestione e a garantire i servizi essenziali per i cittadini, come la manutenzione delle infrastrutture, l’assistenza sociale, i trasporti e l’istruzione pubblica. Le continue riduzioni dei trasferimenti statali stanno mettendo in pericolo la tenuta economica degli enti locali, costringendoli a operare tagli sui servizi alle persone e a ridurre gli investimenti sul territorio.
Molti Comuni inoltre sono in ulteriore sofferenza perché attendono da troppo tempo di riavere indietro dal Governo nazionale le somme anticipate per i progetti del Pnrr

Chiediamo pertanto al Governo di prestare maggiore attenzione agli enti locali, una articolazione fondamentale dello Stato sui territori, di rivedere queste scelte, non solo interrompendo i tagli, ma anche prevedendo nuovi stanziamenti, con pagamenti tempestivi, in modo da rafforzare la capacità dei comuni di sostenere la crescita economica locale e di garantire servizi di qualità ai cittadini».

I firmatari della lettera
Acciano (Fabio Camilli), Aielli (Enzo Di Natale), Alanno (Oscar Pezzi), Arielli (Catia Benarrivato), Atessa (Giulio Sciorilli Borrelli), Barisciano (Fabrizio D’Alessandro), Bellante (Giovanni Melchiorre), Bomba (Raffaele Nasuti), Canosa Sannita (Costanza Berardi), Cansano (Luca Malvestuto), Carpineto Sinello (Antonio Colonna), Casacanditella (Alessandro Monaco), Casoli (Massimo Tiberini), Castiglione Messer Marino (Silvana Di Palma), Castiglione Messer Raimondo (Vincenzo D’Ercole), Chieti (Diego Ferrara), Civitella Messer Raimondo (Danilo D’Orazio), Colledimezzo (Christian Simonetti), Crognaleto (Orlando Persia), Fontecchio (Sabrina Ciancone), Francavilla al Mare (Luisa Ebe Russo), Gagliano Aterno (Luca Santilli), Gessopalena (Mario Zulli), Gissi (Agostino Chieffo), Giuliano Teatino (Nicola Andreacola), Lama dei Peligni (Tiziana Di Renzo), Lentella (Marco Mancini), Lettomanoppello (Simone Romano D’Alfonso), Mosciano Sant’Angelo (Giuliano Galiffi), Opi (Antonio Di Santo), Paglieta (Ernesto Graziani), Palmoli (Giuseppe Rosario Masciulli), Pennapiedimonte (Rosalina Di Giorgio), Pescocostanzo (Roberto Sciullo), Pettorano Sul Gizio (Antonio Carrara), Penna Sant’Andrea (Nicola Salini), Pineto (Alberto Dell’Orletta), Pizzoli (Giovanni Anastasio), Quadri (Assunta Fagnilli), Rocca San Giovanni (Fabio Caravaggio), Roccascalegna (Domenico Giangiordano), San Valentino in Abruzzo Citeriore (Antonio D’Angelo), San Vincenzo Valle Roveto (Carlo Rossi), Scanno (Giovanni Mastrogiovanni), Spoltore (Chiara Trulli), Sulmona (Gianfranco Di Piero), Tollo (Angelo Radica), Torano Nuovo (Anna Ciammariconi), Torre de Passeri (Giovanni Mancini), Valle Castellana (Camillo D’Angelo), Vasto (Francesco Menna)

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