«Altri tagli alla sanità del Vastese: più che Fratelli d’Italia, fratelli di tagli»

La scure dei tagli nella sanità colpisce il Vastese. La Asl ridurrà le ore di apertura dei Cup (centri unici prenotazioni) dell’ospedale di Vasto e dei distretti sdanitari di San Salvo e Casalbordino. Lo rivela Avanti Vasto, che critica le scelte della direzione sanitaria e punta il dito contro la giunta regionale di centrodestra.

Avanti Vasto: da sinistra, Rampa, Di Stefano, Barisano e Franchella

«Fratelli di taglio, ecco il nuovo nome del più famoso partito politico Fratelli d’Italia, sicuramente la nuova denominazione si addice maggiormente al primo partito che governa sia la nostra regione che l’Italia», si legge in una nota della lista civica di ispirazione socialista. «In questi giorni il dibattito politico nazionale è fortemente concentrato su quali saranno le misure previste in finanziaria, si annunciano e si prevedono forti tagli per fare quadrare i conti nazionali, saranno prese misure restrittive che purtroppo colpiranno tutte le categorie dei lavoratori e tutte le famiglie italiane. Nonostante i tentativi della maggioranza di rassicurare e di negare i tagli le notizie che trapelano da importanti esponenti della stessa maggioranza non sono per nulla rassicuranti».

Vasto: l’ospedale San Pio da Pietrelcina

«Uno dei settori fortemente penalizzati sarà la sanità con stanziamenti insufficienti per far fronte alle esigenze degli italiani, purtroppo la stessa situazione la stiamo attraversando nella
nostra regione e nella nostra Asl. Qualche settimana fa il nostro gruppo politico aveva espresso forti preoccupazioni in merito alla gestione della nostra azienda sanitaria, infatti è emerso che grazie alla scellerata gestione del nostro direttore generale abbiamo maturato in soli 5 anni 68 milioni di euro di debito. Ancor più grave a nostro avviso è la scelta della nostra Regione che ha pensato bene, visti i grandi meriti e le ottime capacità del direttore, di affidare allo stesso il delicato compito di rientrare dal debito.

Ovviamente è una scelta discutibile, chiamare a risanare un debito chi lo ha generato non sembra una decisione azzeccata, infatti le prime misure prese dal direttore sono state quelle di tagliare servizi e prestazioni. Ormai il nostro ospedale e le strutture nel Vastese sono state scelte come vittime sacrificabili per favorire il risanamento dei conti aziendali. Non solo non integrano il personale medico e infermieristico, non solo non aumentano il numero delle prestazioni strumentali e delle visite, ma l’unico intervento preso è quello dei tagli, tagli
alle prestazioni degli Oss e tagli alle monte ore del Cup. I tagli saranno effettuati indiscriminatamente su tutti i punti Cup, ospedale e distretto di Vasto, distretto di San Salvo e distretto di Casalbordino. Bene la vittima è stata scelta ancora una volta Vasto e il Vastese, invece in altre strutture come ad esempio l’ospedale di Lanciano, oppure di Ortona l’orario di apertura dei Cup sarà continuato, oggi sono aperti dalle 8:15 alle 13 in seguito osserveranno orario continuato. Ci chiediamo su che base vengano fatte queste scelte? Un ospedale come il nostro già pesantemente ridimensionato negli scorsi anni perché deve continuare a subire le mortificazioni volute da un direttore che non ama la nostra città. Nei mesi scorsi il direttore si è affaticato a rilasciare interviste sulle prossime aperture di case di comunità sul nostro territorio, si è speso nel dire che in queste strutture sarebberoarrivati nuovi servizi e nuove prestazioni. Tutto, probabilmente, falso come si legge sulla delibera del direttore generale la n° 1457/2024 del 25/09/2024, un avviso interno riservato al personale da destinate nelle nuove strutture una ulteriore presa in giro con un enorme esborso economico per la costruzione della casa di comunità di San Salvo e di Casalbordino. Chiediamo – conclude il gruppo di Avanti Vasto – a tutte le forze politiche del territorio di cercare e di favorire una interlocuzione con la Regione e con la direzione della Asl per scongiurare questi ulteriori tagli e per avere rassicurazioni sul nostro ospedale».

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