In piazza per la Palestina: «Stop al genocidio»

Venerdì «Vasto era più bella del solito, perché con i volti e con le parole di tante e tanti che sono scesi in piazza sono stati espressi la vicinanza ai popoli palestinese e libanese e l’opposizione alla politica di genocidio di Israele». Così gli attivisti della Casa del popolo La conviviale commentano la manifestazione pro Palestina tenuta in piazza Barbacani nel fine settimana.

Vasto, piazza Barbacani: manifestazione pro Palestina

«Questa nuova catastrofe palestinese e la persecuzione e la pulizia etnica a cui quel popolo è sottoposto da 76 anni parlano anche a noi. Perché ci esortano a sentimenti di umanità e di vicinanza verso chi è oppresso; perché ci mostrano come “La guerra non ripristina i diritti, bensì ridefinisce i poteri”. E con l’assedio della Palestina, lì Israele uccide uomini, donne e bambini e tenta di cancellare il diritto all’autodeterminazione dei palestinesi, il diritto alla memoria, il diritto al futuro di un intero popolo e aumentare il suo potere criminale in tutta la regione. Qui, un governo complice dei crimini di guerra e del genocidio in corso in Palestina e in Libano, tenta di cancellare anche il diritto di manifestare attraverso il Ddl 1660, impone un’economia di guerra, taglia lo stato sociale e favorisce l’accrescimento di profitti e poteri delle multinazionali delle armi. Per questo, come Casa del Popolo La Conviviale ci è sembrato doveroso organizzare il presidio di ieri e non possiamo che ringraziare con tutti noi stessi i cittadini e le cittadine, le associazioni, i partiti, i sindacati che hanno partecipato con testa e cuore alla manifestazione. Le guerre in corso solo apparentemente sono lontane, ma ci riguardano e devono riguardarci. Per questo ci saranno altri appuntamenti su questo tema, a partire dal 24 ottobre alle 18.30, quando nella nostra sede di Corso Dante 50/52 ospiteremo il giornalista Bassam Saleh e rappresentanti della comunità palestinese per un seminario dal titolo Un anno di genocidio: quale prospettiva per il Medio Oriente. Teniamoci stretti. Ce n’è bisogno».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *