Il commissariamento dell’Arap tiene banco in Regione e divide una maggioranza che da settimane mostra segnali di nervosismo sulle nomine delle partecipate. Il “caso” dell’Agenzia Regionale delle Attività Produttive per la quale si avvia la fusione con il Consorzio per lo Sviluppo Industriale dell’Area Pescara-Chieti con trasformazione in Aruap è solo l’ultima spina per Marco Marsilio.
In ballo ci le “poltrone” negli enti controllati dalla Regione. Il disappunto e la differenza di vedute sull’Arap emerge dalla deliberazione di giunta regionale di venerdì scorso quando, dopo la proposta di commissariamento avanzata da Marsilio e Tiziana Magnacca, assessora alle Attività produttive, in due hanno abbandonato la riunione di giunta in aperta polemica. A essere usciti in anticipo sono stati il leghista Emanuele Imprudente (vicepresidente) e Roberto Santangelo, alle ultime Regionali il più votato di Forza Italia, partito che perde la presidenza rappresentata da Giuseppe Savini.
Lo scontro sembra destinato ad accentuarsi martedì prossimo, 15 ottobre (dalle ore 15), quando in consiglio regionale si discuterà – in ritardo, visto che andavano fatte entro il 7 ottobre – delle citate nomine, apostrofate da Silvio Paolucci (Pd) «spartizione di poltrone».
Al penultimo ordine del giorno ci sono le seguenti nomine: i presidenti dei consigli di amministrazione e dei componenti dei consigli di amministrazione delle Adsu dell’Aquila, di Teramo e di Chieti-Pescara; i componenti dei consigli di amministrazione delle Ater dell’Aquila, di Pescara, di Teramo, di Lanciano e di Chieti; i presidente dell’Ersi e dei componenti dei consigli di amministrazione dei Consorzi di Bonifica Ovest-Bacino Liri e Garigliano, Sud-Bacino Moro Sangro Sinello e Trigno; Centro-Bacino Saline Pescara Alento e Foro, Interno-Bacino interno e Sagittario, Nord-Bacino del Tronto Tordino e Vomano; dei componenti del consiglio di amministrazione e del revisore legale dell’Arap.