Il cda del Civeta dopo poco più di un anno perde il primo pezzo. Il consigliere Angiolino Chiacchia ha infatti presentato, tramite Pec al presidente Giuseppe Silvestri, le proprie dimissioni irrevocabili dal consiglio d’amministrazione insediatosi nel luglio del 2023.
Chiacchia, consigliere in quota San Salvo, motiva le dimissioni con la mancanza di condivisione della conduzione dell’attività amministrativa della società che si appresta a tornare consorzio.
È inevitabile pensare a un legame con le recentissime indiscrezioni sull’avviso pubblico per l’individuazione di un direttore generale da 300mila euro in tre anni. D’altronde, l’ex vicesindaco di San Salvo non aveva nascosto di non approvare la scelta di cercare una simile figura e nell’ultima riunione del cda si era astenuto dalla presa d’atto della graduatoria, alla testa della quale ci sarebbe l’ex consigliere regionale di Cupello Manuele Marcovecchio.
Nonostante il parere contrario di alcuni dei comuni soci, il Civeta ha deciso di proseguire sulla strada dell’assunzione di un direttore generale, dando vita a una frattura nel centrodestra del territorio. Ai Comuni a guida centrodestra che hanno espresso il proprio parere favorevole – Cupello, Scerni, Pollutri e Casalbordino – si aggiunge Vasto; forte contrarietà è stata invece ribadita da San Salvo, Monteodorisio e Villalfonsina.
Di Civeta si continuerà a parlare oggi al consiglio comunale di San Salvo dove all’ordine del giorno c’è il punto sul ritorno alla forma consortile. La discussione, sicuramente, non si fermerà solo a questo.