«Con grande sconcerto e indignazione, esprimiamo la nostra più ferma e radicale opposizione all’accordo trasversale che ha portato all’introduzione di un direttore generale nel Civeta individuato, a seguito di una poco trasparente selezione, nella figura di Manuele Marcovecchio». Non tardano, come prevedibile, le reazioni a quanto sta accadendo intorno all’individuazione della figura da 300mila euro in tre anni.
A intervenire sull’argomento è Dario Leone, capogruppo di Officina Cupello in consiglio comunale: «Dopo mesi di ombre e di totale assenza di chiarezza, il primo “raggio di sole” rivela e conferma la natura politica della visione del territorio a firma di pezzi del centrosinistra e pezzi di centrodestra: un poltronificio, pronto da statuto a dotarsi di un direttore generale da 100mila euro annui a fronte di una condizione economica preoccupante».
«È fondamentale che in modo altrettanto trasversale, si costruisca un fronte istituzionale e politico comune con chiunque, indipendentemente dall’appartenenza politica, non condivida questa decadenza che tutela l’interesse di pochi a danno di quello di tutti gli altri, iniziando finalmente un’azione che sia incisiva e vada democraticamente ben oltre i giornali. Una decisione, quella che abbiamo appreso questa mattina, che dimostra l’assenza del merito e la totale indifferenza riguardo alle ripercussioni drammatiche sulla cittadinanza. Questa notizia, rende ormai palese e completa l’analisi del voto amministrativo cupellese di giugno in ogni suo singolo particolare».
