È il giorno del verdetto di primo grado sulla tragedia del 2020 alla Esplodenti Sabino. È attesa per oggi la sentenza del gup, Anna Rosa Capuozzo, sull’esplosione del 2020 in cui persero la vita tre operai dell’azienda di Casalbordino. La decisione era inizialmente prevista per il 4 giugno scorso, quando era stata rinviata per legittimo impedimento di uno degli imputati, che aveva accusato un malore. Il processo si svolge con rito abbreviato.
Imputati il presidente del consiglio d’amministrazione della Esplodenti Sabino Gianluca Salvatore, i componenti del Cda Sabino Salvatore, Massimo Salvatore, Gabriella Salvatore, Marco Salvatore, il direttore dello stabilimento Giustiniano Tiberio, il responsabile del servizio protezione e prevenzione Stefano Stivaletta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Paolo Iocco, il capo reparto Carlo Piscopo. La società è sottoposta a procedimento penale per responsabilità amministrativa per omicidio colposo plurimo. L’accusa principale, per tutti, è cooperazione colposa in omicidio colposo, «per colpa generica cagionata dalla negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica, consistita nella violazione di diverse norme antinfortunistiche».
Le vittime
Il 21 dicembre persero la vita Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Paolo Pepe 45 anni di Pollutri e Nicola Colameo, 46 anni di Guilmi. Dopo la secondo tragedia dell’anno scorso (13 settembre 2023) – nella quale sono deceduti invece Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino, Fernando Di Nella, 62, di Lanciano, e Gianluca De Santis, 40, di Palata (Campobasso) – per la quale il processo deve ancora iniziare.