Ci sono parti rilevanti dello Statuto comunale di Vasto che, a 17 anni dall’approvazione, restano ancora disapplicate. Di conseguenza esistono solo sulla carta il referendum cittadino e il monitoraggio annuale della qualità dei servizi. Per questo si è costituito il Comitato cittadino per l’attuazione dello Statuto comunale. È composto da Arci, Asd Nordic walking, Gruppo di acquisto solidale Vasto, Italia nostra del Vastese, Masci, Pro loco Città del Vasto, Società operaia di mutuo soccorso, Stazione ornitologica abruzzese.
«A tanto – comunicano le associazioni promotrici – si è dovuti arrivare dopo tre mesi dalla petizione, vertente sullo stesso tema e firmata da 22 associazioni cittadine, totalmente ignorata dall’Amministrazione comunale; e a 17 anni dall’approvazione – all’unanimità – dello stesso Statuto da parte del Consiglio comunale. La richiesta di attuazione dello Statuto comunale è una battaglia di civiltà. Attuare lo Statuto comunale significa rendere operanti i principi di partecipazione e trasparenza a parole da tutti comunemente riconosciuti, ma sin’ora da tutti molto scarsamente applicati. È una questione di crescita civile, e la crescita civile della città è (o dovrebbe essere) un interesse comune».
«Nello specifico, in sintesi, il nostro Comitato cittadino chiede: l’approvazione del Regolamento sugli istituti di partecipazione e di consultazione dei cittadini (artt. 6, 12, 13, 24, 27) senza il quale restano sulla carta gli istituti di partecipazione diretta previsti dal Titolo II dello Statuto. Regolamento che (Art. 110) avrebbe dovuto essere redatto “entro 180 giorni” dall’entrata in vigore dello stesso Statuto comunale, approvato nell’aprile 2007; l’applicazione dell’Art. 40 dello Statuto, che prevede che il Sindaco indica “entro il mese di settembre di ogni anno, apposite conferenze dei servizi locali [acqua, rifiuti, trasporto pubblico locale] per esaminare l’andamento della qualità, quantità, efficienza ed efficacia dei servizi, formulando idonee soluzioni per il miglioramento di essi. A tali conferenze vengono invitate le associazioni e le organizzazioni interessate al servizio.” Uno strumento di partecipazione e trasparenza su temi che, salvo nelle le emergenze – afferma il comitato – sono di solito dominio di pochi».