Mentre in Parlamento procede con lentezza l’iter della legge sul salvataggio dei tribunali abruzzesi e nel dibattito politico si discute anche della riapertura di palazzi di giustizia di altre regioni, a Vasto si conclude il quarto processo scaturito da un’inchiesta della Dda (direzione distrettuale antimafia). Le sedi giudiziarie di Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona sono state prorogate fino al 31 dicembre 2025. L’ennesima proroga in attesa che a Roma si prenda una decisione definitiva. «Processi come questo sono una ragione perché questo tribunale non chiuda», dice Bruno Giangiacomo dopo la sentenza su Ellenika, l’operazione sul traffico di droga dall’Albania all’Abruzzo. Per Giangiacomo, presidente del tribunale dal 2015 al 2023, è l’ultima sentenza a Vasto. Chiusi i procedimenti in cui era ancora presidente del collegio giudicante, torna a Roma per continuare a svolgere la funzione di sostituto procuratore generale della corte d’appello.
Intervista di Michele D’Annunzio – Video di Nicola Cinquina