Dopo mesi di rinvii e polemiche c’è l’intesa sulle modifiche allo statuto del Civeta, passaggio preliminare per la trasformazione ad azienda speciale consortile. La riunione di ieri con soli due punti all’ordine del giorno si è conclusa finalmente con un accordo tra i sindaci di Casalbordino, Cupello, Monteodorisio, Pollutri, San Salvo, Scerni, Vasto e Villalfonsina e il commissario straordinario della Comunità montana Montagna Sangro-Vastese.
I legali incaricati dal presidente Giuseppe Silvestri hanno illustrato le modifiche allo statuto richieste da alcuni primi cittadini che nei mesi scorsi avevano evidenziato diverse criticità. L’accordo, quindi, sblocca l’iter per il ritorno a consorzio, passaggio fondamentale per non perdere i fondi Pnrr destinati alla realizzazione dell’hub trattamento fanghi. Ora, la palla passa ai consigli comunali che dovranno approvare le stesse modifiche. Una volta incassati tali pareri favorevoli, davanti al notaio, saranno apposte le firme per la definitiva (ri)trasformazione; il precedente passaggio da consorzio a srl fu siglato nel dicembre 2022.
Se le modifiche statutarie hanno fatto registrare l’accordo tra i sindaci, l’incarico da direttore generale da 300mila euro in tre anni continua a dividere. Stamattina è in programma l’inizio dei colloqui dei candidati. Da 17 i pretendenti sono passati a 12, i sindaci soci non sono a conoscenza dei nominativi e del motivo di tale riduzione. Una circostanza, questa, che ha portato la sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio, a rivolgersi al prefetto e al difensore civico regionale, ma senza successo.