Il 21 e 22 settembre nella sala “R. Mattioli” di corso de Parma a Vasto andrà in scena la mostra pittorica ArtisticaMente. L’arte come organizzatore psichico a cura delle strutture psichiatriche della fondazione Padre Alberto Mileno Ets. Al centro dell’esposizione ci saranno le opere degli artisti Daina Conte e Simone Straccia. La mostra si aprirà il 21 settembre con il vernissage delle 16.30 con la partecipazione del professor Filippo Maria Ferro.
«È un’esplorazione profonda del legame tra la creazione artistica e il mondo interiore della psiche umana – spiegano gli organizzatori – Nasce dall’idea che l’arte non sia solo un’espressione estetica, ma un potente mezzo di organizzazione mentale ed emotiva, un veicolo capace di strutturare e interpretare l’invisibile complessità della nostra vita interiore. Attraverso le loro opere gli artisti ci invitano a considerare come le forme, i colori e le immagini possano influenzare e modellare le nostre emozioni, pensieri e persino comportamenti. Le opere selezionate rappresentano una fusione tra estetica e introspezione, esplorando concetti come il subconscio, l’inconscio collettivo, l’elaborazione dei traumi, e la costruzione di identità».
«Gli artisti hanno lavorato per rappresentare in modo visivo il mondo interno, creando un dialogo tra l’esperienza estetica e il processo psicologico. Le opere variano da interpretazioni astratte a rappresentazioni figurative, tutte mirate a evocare riflessioni profonde sull’influenza dell’arte sulla nostra mente. Scopo della mostra è offrire uno spazio per contemplare l’arte, ma anche per riflettere su come essa possa servire come strumento terapeutico e riabilitativo».
«La struttura visiva e simbolica dell’arte può infatti fungere da guida per orientarsi nel caos emotivo, aiutando a costruire una narrazione personale e a dare senso alle esperienze interiori. ArtisticaMente non è solo una mostra, ma un viaggio esplorativo dentro l’animo umano, un invito a considerare l’arte come una bussola per navigare nelle acque talvolta tumultuose del nostro mondo interno. Speriamo che questa esposizione non solo arricchisca la vostra esperienza estetica, ma vi offra anche nuovi strumenti per comprendere voi stessi attraverso il potere trasformativo dell’arte».