Caterina De Marinis è stata premiata come miglior allenatrice alla prima edizione degli Oscar italiani del beach volley. Nell’anno che segna il quarantesimo di attività a livello nazionale della disciplina sportiva, la Federazione Italiana Pallavolo ha istituito questo evento che, da qui in avanti, premierà atleti, tecnici e arbitri italiani che si sono particolarmente distinti nell’attività nazionale e internazionale.
Gli atleti dell’anno sono stati Paolo Nicolai e Marta Menegatti, i campioni d’Europa u18 Laurin Zoeschg e Matteo Iurisci sono stati premiati come rookie dell’anno, Caterina De Marinis allenatrice dell’anno, Davide Crescentini arbitro dell’anno, Pier Paolo Murgioni supervisore dell’anno. Da sottolineare che l’Abruzzo può vantare, oltre che la De Marinis, altri due premiati come Nicolai e Iurisci.
De Marinis ha guidato, dal 2021 a oggi, la coppia femminile formata da Marta Menegatti e Valentina Gottardi, portando avanti – insieme allo staff di cui fa parte anche Ettore Marcovecchio – un percorso con risultati importanti nel Beach Pro Tour, la partecipazione alle Olimpiadi di Parigi fino ad arrivare alla medaglia d’argento agli ultimi campionati Europei. Bilancio più che positivo per questa sua prima esperienza come capo allenatrice. Quello tra l’allenatrice vastese e il beach volley è un legame speciale, forse addirittura più di quello con la pallavolo che l’ha vista protagonista per tanti e tanti anni. Nel 1994 fu lei, in coppia con Laura Bruschini, a vincere il primo Campionato Italiano Assoluto, ora è di nuovo lei a vincere il primo Oscar del beach volley. Al Fantini Club di Cervia ha ricevuto il riconoscimento in una serata di gala che ha messo al centro dell’attenzione il beach volley italiano, alla presenza di molti addetti ai lavori.
«Sicuramente cambia vedere le partite e allenarle invece che giocarle – ha commentato De Marinis nel ricevere il premio – Amo il mio lavoro; la cosa che mi piace di più e vedere riuscite le giocate provate in allenamento. Per me è un onore essere qui per ritirare questo premio e ringrazio la Federazione per l’opportunità che mi sta dando di lavorare in questo ambiente. Abbiamo tante possibilità di fare bene e di migliorare sempre di più. La fortuna degli atleti dei beachers di non avere l’allenatore in panchina? Nel Campionato Italiano succede, mentre nel circuito internazionale no. Diciamo che noi allenatori siamo un pochino più in disparte. Quello che possiamo fare è dare delle indicazioni prima del match e poi gioire o arrabbiarsi a fine partita. Il rapporto con le atlete? Si crea un rapporto di estrema complicità tra allenatori e beachers. Si vive una situazione diversa rispetto all’indoor. Il rapporto e molto particolare e penso non sia la stessa cosa nella pallavolo. Il livello del beach volley in Italia? Quest’anno ho partecipato alla tappa Finale di Bellaria Igea Marina e devo dire che nel femminile il livello medio che si è alzato in maniera importante. Stessa discorso anche a livello internazionale; prima sono stati i maschi a modificare il gioco rendendolo più veloce, ora sono aspetti che si stanno vedendo anche nel femminile. Questo è un beach volley che sta andando incontro a delle grandi fisicità».
L’Oscar del beach volley è un altro riconoscimento ad una carriera entusiasmante che ha portato De Marinis a conquistare risultati nel segno della passione, del lavoro e della competenza e che, c’è da starne certi, continuerà a dare a lei e Marcovecchio ancora tante soddisfazioni.
Foto: Fipav