«Invece della posa di prime pietre, si ridia dignità all’ospedale di Vasto». È quanto chiedono in un comunicato stampa gli esponenti del Pd di Vasto e San Salvo (il sindaco di Vasto Francesco Menna, il segretario del partito Simone Lembo, la capogruppo in consiglio Marianna Del Bonifro e il segretario Pd San Salvo Antonio Boschetti, la capogruppo in consiglio Emanuela Tascone e la consigliera Michela Torricella) dopo la «passerella» di ieri.
«Ben vengano le case di comunità e gli ospedali di comunità sia ben chiaro – scrivono gli esponenti del Pd – ma oltre alle passerelle e alle chiacchiere servono anche i fatti. Alle ormai note carenze, il nosocomio vastese sta vedendo da tempo anche l’accorpamento dei reparti, la fuga di primari, medici, infermieri, Oss, e laddove i cittadini riescono a trovare un posto letto per essere curati senza doversi recare altrove, sono costretti anche a mangiare pasti freddi provenienti da una mensa che dista oltre 40 km da Vasto. Il “San Pio” continua a prestare il necessario servizio solo grazie al grande spirito di servizio e all’abnegazione dei pochi medici rimasti e non di certo per l’attenzione e il diritto-dovere che Marsilio, la sua giunta e il direttore della Asl, Thomas Schael, hanno di fare, agire e dare risposte».
Se davvero volessero, o avessero voluto dare un segnale di vicinanza e di reale interesse, avrebbero potuto riaprire la mensa ospedaliera chiusa nel 2019. Il diritto alle cure e alla salute è un diritto fondamentale che deve vedere tutti uniti in un’unica battaglia. Lo diciamo anche a coloro che in questi anni hanno fatto “lotte” e alzato muri e barricate in merito all’emodinamica. Oggi il loro silenzio anche riguardo a questo, al netto di qualcuno, oltre a pesare è anche incomprensibile».
«Basta con gli annunci, i proclami e le “pose delle prime pietre” da passerella politica, si ridia dignità al “San Pio”. In merito al nuovo ospedale, è bene sottolineare e ricordare al presidente Marsilio che se qualcuno, e cioè la destra, non avesse portato la sanità al commissariamento con l’Abruzzo considerata “Regione canaglia”, molto probabilmente Vasto avrebbe sì il nuovo nosocomio».