L’inizio dei carotaggi nell’area del costone orientale da parte della ditta incaricata dall’Anas ha fatto suonare il campanello d’allarme in città sulla variante alla statale 16. Liberare l’Adriatica dal traffico pesante è un obiettivo inseguito da anni ma il progetto del viadotto, che dovrebbe passare proprio al di sotto della Loggia Amblingh, la balconata panoramica della città, sembra non piacere davvero a nessuno. E, oltre che agli aspetti estetici e paesaggistici, vengono contestati quelli tecnici. «La zona dove in questi giorni sono stati fatti i primi carotaggi è classificata come rossa, ad alto rischio idrogeologico», dice Giuseppe Forte, consigliere comunale ed ex assessore ai lavori pubblici. «Non comprendo questa ostinazione da parte dell’Anas nell’andare avanti con un progetto su cui si sono espressi contrariamente sia il consiglio comunale, per ben due volte, che la giunta, per altre due. Lo scorso settembre abbiamo anche inviato una lettera alla stessa Anas e al Ministero delle Infrastrutture senza però ricevere risposta». Forte, già in passato, aveva espresso pubblicamente la contrarietà al progetto definito di “mini-variante”, «che passerebbe proprio al di sotto di palazzo d’Avalos. Ma vi immaginate, in piena estate, i turisti che si trovano a passeggiare sulla balconata panoramica della città e vedono i tir sfrecciare sotto di loro? L’Anas prova a rassicurare dicendo che installerebbero barriere e alberi, ma il paesaggio della città sarebbe deturpato».
Il consigliere del Pd ha protocollato nei giorni scorsi una mozione urgente, da discutere nel prossimo consiglio comunale di cui non è ancora nota la data di convocazione. «Mi auguro che tutta l’assise civica torni a ribadire in maniera compatta il “no” al viadotto, senza lasciare spiragli ulteriori a questo progetto». Il tema è al centro del dibattito in città, con più ipotesi sul tavolo, tra cui quella del passaggio della ss16 sul tracciato interno, ipotesi che però non sembra percorribile e non sembra convincere a pieno. Resta l’ipotesi, ricordata dal sindaco Francesco Menna, della galleria che arriverebbe fin quasi alla zona industriale di San Salvo.
«Stiamo studiando per presentare un’azione strutturata – dice Alessandra Notaro, consigliera comunale de La Buona Stagione – coinvolgendo legali ed esperti di urbanistica così da dare il nostro contributo concreto al dibattito». Nel ragionamento sul tracciato di variante, tema che Notaro aveva affrontato anche in campagna elettorale, «dobbiamo partire dal chiederci qual è il bene che si può fare al nostro territorio, considerandolo nella sua complessità e nelle sue esigenze. Ci stiamo confrontando con le colleghe Alessandra Cappa e Maria Amato e poi con i professionisti per poter dare un nostro contributo alla questione». Anche nel centrodestra è aperto il confronto, con l’analisi e la valutazione dei diversi progetti che si sono succeduti nel tempo, per poter arrivare all’appuntamento del consiglio comunale con una posizione da presentare all’assise civica. Va avanti anche la raccolta firme e sono diverse le associazioni cittadine, sensibili al tema, che hanno iniziato a prendere posizione, nei confronti di un progetto ritenuto non idoneo per prospettive e collocazione. Intanto i residenti delle zone interessate dai carotaggi nei giorni scorsi, nella zona che dal costone orientale degrada verso la costa, sono stati convocati per domani in Municipio, per affrontare con l’amministrazione queste delicate fasi.