È morto a 79 anni l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco. A dare la notizia è stato il figlio Guido, giornalista Mediaset, con un post su Facebook: «Ciao papà. Ti ho voluto bene. Tanto. E grazie per avermi fatto stare accanto a te per 15 anni, quando il mare è andato in burrasca”. ha scritto Guido Del Turco».
Del Turco, malato da tempo, era originario di Collelongo, paese della provincia dell’Aquila dove si è spento. Oltre a ricoprire la massima carica regionale dal 2005 al 2008, è stato vicesegretario della Cgil di Luciano Lama, ultimo segretario del Psi (1993-1994), ministro delle Finanze del governo Amato (2000-2001) e presidente della Commissione parlamentare Antimafia dal 1996 al 2000.
Il suo mandato da presidente della Regione – raggiunto vincendo le elezioni del 2005 contro l’uscente Giovanni Pace – si interruppe bruscamente con l’arresto del 14 luglio 2008 (insieme ad alcuni suoi assessori e funzionari) in seguito al quale si dimise. È stato recluso in carcere per 28 giorni a Sulmona prima di ottenere i domiciliari nella sua Collelongo. L’inchiesta era quella della guardia di finanza sulla Sanità e il presidente Del Turco era accusato di associazione per delinquere, truffa, corruzione e concussione. Accuse, queste, dalle quali sarà assolto nei vari di giudizio, l’11 ottobre 2018 arriva la sentenza definitiva della Cassazione che lo condanna a 3 anni e 11 mesi per induzione indebita.
Sono tanti i messaggi di cordoglio dal modo politico, tra questi l’attuale presidente abruzzese Marco Marsilio: «Esprimo il mio più sincero cordoglio e quello dell’intera giunta regionale alla famiglia e ai suoi cari per la scomparsa dell’ex presidente ed ex ministro Ottaviano Del Turco. Di lui porteremo il ricordo di come, prima da sindacalista poi ai vertici del Partito Socialista, quindi in Parlamento e al Governo, ha tracciato un solco importante della politica riformista».
«Ottaviano del Turco ci ha lasciato – le parole, invece, di Bobo Craxi – Dopo anni di calvario sanitario e giudiziario si è spento nella sua casa di Collelongo. una fine profondamente ingiusta e prematura di un uomo che nella sua vita ha servito le cause dei lavoratori, del socialismo italiano e ha rappresentato gli interessi della sua Regione e della nostra Nazione. Ci lascia il dirigente sindacale, il dirigente politico, l’uomo che ha vissuto con intensità ed impegno un pezzo importante della storia di questo paese in posizioni rilevanti. Ci lascia il compagno con il quale abbiamo lottato assieme, abbiamo anche discusso dividendoci in un periodo drammatico della nostra storia, ci lascia l’amico con il quale abbiamo parlato di arte di musica, di Storia e non solo di politica e con cui assieme abbiamo passato diverse ore della nostra vita. Ci lascia un Socialista. Ottaviano è stato un Socialista di fede e di cuore. Sono vicino con dolore a Guido, a Cristina a tutta la famiglia e ai compagni che gli hanno lenito le sofferenze in questi anni».