Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha chiesto al governo Meloni lo stato di decretare lo stato di emergenza per la crisi idrica che attanaglia il Vastese e, più in generale, la provincia di Chieti.
«Il territorio della Regione Abruzzo è interessato da un lungo periodo di siccità, causato sia dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche delle ultime stagioni autunnali e invernali, sia dalle temperature rilevate costantemente più alte della media che hanno determinato, tra l’altro, una evidente riduzione dei deflussi idrici superficiali e, conseguentemente, una esigua disponibilità di acqua negli invasi e nelle falde idriche», ha scritto Marsilio, allegando alla richiesta una relazione del dirigente della Protezione Civile abruzzese. La situazione complessa è stata inoltre aggravata dai «rilevanti afflussi turistici della stagione estiva soprattutto nella fascia costiera della regione, con un aumento considerevole del carico antropico, unitamente ai fabbisogni stagionali dei settori agricolo e zootecnico». Tutto ciò «ha determinato un ulteriore incremento delle esigenze idropotabili e il conseguente aggravamento del deficit idrico in atto. La situazione ha assunto livelli di elevata criticità soprattutto nel territorio della provincia di Chieti ove diversi Comuni da giorni sono senza alcun approvvigionamento idrico con notevoli disagi per i cittadini, soprattutto per la popolazione più fragile come bambini, anziani e malati».
«Questa regione – ha concluso il governatore – di concerto con le Prefetture territorialmente competenti, si è attivata nell’immediato per far fronte al grave scenario emergenziale in atto che risulta evidente nella relazione pervenuta dall’Agenzia regionale di protezione civile e dal Dipartimento Territorio – Ambiente, frutto di una ricognizione presso i gestori del servizio idrico. Si chiede, pertanto, per l’intero territorio della regione Abruzzo e far data dal 1 luglio 2024, la dichiarazione dello Stato di Emergenza».
Va bene lo stato di emergenza, ma quando inizieremo ad affrontare la situazione delle perdite idriche (in Abruzzo si perde il 62,5% dell’acqua lungo le condotte)?
https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/pmi/2024/03/22/istat-la-basilicata-e-la-peggiore-per-perdite-idriche_14de6b9f-dc3f-4619-b84f-6c64295aed30.html
Secondo il rapporto citato dall’ANSA, siamo secondi solo alla Basilicata
Fossi nel governo Meloni chiederei indietro tutti i profitti fatti sull’acqua negli ultimi 20 anni, restituendoli solo con l’obbligo di tappare le falle e irrobustire l’infrastruttura.
Chiedere lo stato di emergenza assume l’aria di chiedere soldi ulteriori per farci nuovamente profitto, non per risolvere qualcosa. Maledetto profitto da mani bucate e occhi estramemente miopi.
Fossi nel governo Meloni chiederei indietro tutti i profitti fatti sull’acqua negli ultimi 20 anni, restituendoli solo con l’obbligo di tappare le falle e irrobustire l’infrastruttura.
Chiedere lo stato di emergenza assume l’aria di chiedere soldi ulteriori per farci nuovamente profitto, non per risolvere qualcosa. Maledetto profitto da mani bucate e occhi estramemente miopi.