Nella diga di Chiauci c’è acqua al massimo fino a un periodo compreso tra il 20 e il 25 agosto. Se piovesse, si arriverebbe a fine mese. Queste le stime dei tecnici di Arap servizi, la società regionale che gestisce il depuratore di San Salvo. Fornisce 90 litri al secondo alle marine di Vasto (solo la zona meridionale, mentre la parte nord è servita dall’acquedotto del Verde), San Salvo e Montenero di Bisaccia, contribuendo ad alleviare la crisi idrica nel periodo più caldo e affollato dell’anno. Dall’invaso di Chiauci il flusso viene convogliato, tramite la traversa di San Giovanni Lipioni e una condotta del Consorzio di bonifica sud, fino al potabilizzatore di contrada Padula e da lì inzirizzato al serbatoio della Sasi spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato.
«In questo momento particolarmente difficile di emergenza, la priorità è il consumo umano – dice Carla Zinni, presidente di Arap servizi – ma stiamo profondendo tutto l’impegno possibile nel collaborare col mondo produttivo, gli enti sovraordinati e con tutti gli attori che devono affrontare questa crisi idrica».
Ieri la Regione Abruzzo ha dato il via libera al prelievo d’emergenza dal Trigno. Lo aveva chiesto nei giorni scorsi, con una lettera ufficiale, il presidente del Consorzio di bonifica, Nicolino Torricella. Chiesto lo stato di emergenza nazionale per la crisi idrica del Vastese.
Nei comuni dell’entroterra l’acqua arriva per poche ore al giorno e sulla costa, oltre ai residenti, in sofferenza anche le attività turistiche: