Una donna di 53 anni (residente a Torino di Sangro) è stata allontanata d’urgenza dall’abitazione perché accusata di maltrattattamenti ai danni dell’anziano ultraottantenne con il quale vive stabilmente dal 2023. L’ordinanza di applicazione di misura cautelare è stata firmata oggi dal gip del Tribunale di Vasto Elisa Ciabattoni che ha accolto la richiesta del pm Vincenzo Chirico.
La donna è accusata di aver sottoposto a continue sofferenze fisiche e psichiche l’anziano adottando comportamenti violenti nei suoi confronti. In più di un’occasione avrebbe colpito il malcapitato con pugni al volto, l’avrebbe fatto cadere dalla sedia e minacciato con un coltello o di avvelenarlo. In alcuni di questi casi, la donna, originaria della Costa d’Avorio, sarebbe stata ubriaca. Le indagini hanno permesso di appurare le gravi condotte della badante nei confronti dell’uomo che le aveva affidato anche la gestione delle proprie carte di pagamento.
L’anziano ha motivato le aggressioni con richieste di natura economica non soddisfatte. In un’occasione, in un locale pubblico di Torino di Sangro, la 53enne l’avrebbe costretto a firmare l’atto di vendita di un immobile a Brescia.
Le continue aggressioni hanno causato gravi conseguenze psicologiche sull’uomo a tal punto di avere timore di mangiare e bere in casa alla luce delle frequenti minacce di avvelenamento.
Dalle indagini – durante le quali sono stati ascoltati amici e conoscenti dell’uomo – è emerso anche che l’83enne potrebbe soffrire della fase iniziale dell’Alzheimer, un aspetto sul quale il legale della donna, l’avvocato Francesco Bitritto, baserà il ricorso al tribunale del riesame: «È stata proprio la mia assistita, che respinge le accuse, ad avvisare il medico curante dell’uomo il suo declino fisico e mentale. Presenteremo il ricorso soprattutto in virtù della mancanza di gravità degli indizi di colpevolezza e di riscontro sulla lucidità della persona offesa che è emerso avere una patologia».