Nonostante il rischio di revoca dei fondi Pnrr per il centro trattamenti fanghi, continuano al Civeta le sedute dell’assemblea che si concludono con un nulla di fatto. Il 7 agosto c’è stata la nuova riunione che avrebbe dovuto dare il via libera alla regressione da società a ente consortile, ma la decisione è stata nuovamente rinviata.
A spiegare le ragioni di tale rinvio sono i sindaci di San Salvo (Emanuela De Nicolis), Monteodorisio (Catia Di Fabio) e Villalfonsina (Mimmo Budano): «Purtroppo i sindaci, per l’ennesima volta, non sono stati messi nelle condizioni di poter avere con congruo anticipo gli atti fondamentali per garantire ai propri cittadini, la gestione trasparente di un ente così importante nello smaltimento dei rifiuti di tutto il territorio».
«È stata infatti fornita solo qualche ora prima dell’assemblea, una bozza di statuto gravato da una serie di criticità. Questo ha portato ad un ulteriore rinvio, procrastinando ancora una volta le decisioni a causa di una mancanza di condivisione. Apprezzando l’impegno degli avvocati incaricati dal Cda del Civeta ad apportare le modifiche richieste dai sindaci, ci aspettiamo che le richieste, tese a tutelare la democraticità e trasparenza dell’ente, siano accolte e che si proceda velocemente all’approvazione nei consigli comunali, organi supremi di democraticità. Il timore è sempre quello che i fondi Pnrr mal gestiti possano definitivamente essere persi. Sarebbe il vero fallimento da scongiurare!».
Dell’assemblea, oltre ai citati, fanno parte anche i primi cittadini di Casalbordino, Cupello, Pollutri, Scerni e Vasto e il commissario straordinario della Comunità montana Sangro-Vastese.