Sabato 10 agosto alle ore 18.00 a Colledimacine, paese appartenente alla Comunità montana dell’Aventino-Medio Sangro, in occasione dell’evento di commemorazione organizzato dalla Pro Loco, sarà inaugurato il murales in onore del poeta Clemente Di Leo nell’omonima piazza dedicata all’autore,
Di Leo (Colledimacine,1946 – Colledimacine, 1970), scomparso prematuramente a ventiquattro anni per via di un problema cardiaco che lo afflisse sin da piccolo, ha sempre cantato quei «dirupi d’Abruzzo» che si affacciano alle spalle della sua abitazione, a ridosso del Parco Nazionale della Maiella. Infatti, oltre a esprimere i suoi ideali legati al Psiup, le poesie di Di Leo evocano la ruvidità, l’asprezza e la magia della natura colta in un’aura di sacralità, ma richiamano anche le difficoltà economico-sociali della vita paesana negli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta del secolo scorso. Il suo stile aspro, sentimentale, roccioso e visionario trae dunque ispirazione dalla terrestrità di luoghi come la parte orientale del massiccio della Majella, le pendici orientali del Monte Maio e la grande valle di Taranta Peligna.
«Questa è la contea dei ginepri; / ma devi spaccare la scorza delle querce / con un pugno – tanta è la forza / per poterci vivere», così scriveva Di Leo in un suo componimento dedicato al promontorio dei Monti Pizzi e alle sue aree boschive, che dominano questa contea ideale e reale al contempo. Sul murales che sarà inaugurato sabato sono stati riportati altri versi: «Poesia, ti ho in mano come una mela marcia. / Ma se ti lancio, brilli come una cometa […]».
L’opera che omaggia il poeta della Contea dei Ginepri è stata realizzata dallo street-artist ortonese Andrea Ranieri (Augsburg, 1985), alias Emeid, il quale ha ritratto il volto di Clemente assieme a una poesia tratta dal libro Una lunga puzza (Edizione dell’Autore, 1968).
Dopo i saluti delle autorità, si terrà un talk con testimonianze e ricordi che vedrà la partecipazione di Irene Giancristofaro, la quale si è aggiudicata l’edizione 2023 del Premio letterario “Il Borgo italiano” con il racconto Nubivago. Alle ore 19 seguirà l’incontro Ciao, Dino, con letture e interpretazioni di Liliana Rullo e Icks Borea accompagnati dal contrabbasso di Marcello Sebastiani. La serata commemorativa si avvierà verso la conclusione a partire dalle ore 19.45 con una degustazione di prodotti tipici locali e di vini della Bio Cantina Orsogna – Linea “Pe’ nin perde la sumente”.
I colledimacinesi non dimenticano il loro poeta, quel misconosciuto “lupo rosso della Majella” attento alle esigenze della sua gente e alle cui problematiche si è sempre interessato cercando di porre rimedio con il suo impegno politico. Oggi i suoi libri sono delle vere e proprie rarità introvabili, ma alcuni versi sono ormai incisi sulle pareti di Colledimacine, a portata di tutti gli abitanti del paese e di coloro i quali visiteranno il borgo.
Vernalda Di Tanna