Eolico nel territorio, l’8 agosto incontro informativo a San Felice del Molise

Proseguono gli incontri per informare la cittadinanza dei numerosi progetti eolici e fotovoltaici riguardanti la sponda molisana del Trigno. Giovedì 8 agosto, alle ore 18:00, appuntamento a San Felice del Molise con l’incontro al quale prenderanno parte Nicoletta Radatta del Comitato per la Salvaguardia del Territorio, Oscar Vetta, consigliere comunale di Acquaviva Collecroce, Riccardo Vaccaro, avvocato ed Emanuele Vetta, agronomo.

«Il punto di partenza – spiegano gli organizzatori dell’incontro – sarà la presentazione del progetto di un impianto eolico denominato “Acquaviva Collecroce”, costituito da 10 aerogeneratori, presentato da Enel Green Power Italia srl e che dovrebbe essere realizzato nei comuni di Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise, Palata, Castelmauro, Tavenna e Montecilfone. Se il progetto dovesse essere autorizzato, per fare posto alle torri eoliche bisognerà abbattere una superficie di alberi pari a 14.970 metri quadrati e trivellare l’alveo del fiume Trigno perché uno dei cavidotti risulta passare proprio in un affluente del fiume».

«Inoltre, le superfici interessate risultano limitrofi rispetto alla Cerreta di Acquaviva, una Zona Speciale di Conservazione, e al Lago di Guardialfiera – Foce fiume Biferno, anch’essa tutelata come Zona di Protezione Speciale. Non meno importante la perdita di uso del suolo se consideriamo che centinaia di migliaia di metri quadrati di boschi e colture dovranno cedere spazio alle piazzole e alle strade di nuova realizzazione, senza contare l’impatto visivo causato dalle 10 torri eoliche la cui altezza punta è pari a 200 metri».

«Come nel caso degli altri impianti eolici e fotovoltaici che interessano i comuni del Basso Molise, anche questo rappresenta uno stravolgimento totale del nostro territorio con conseguenze negative ed irreversibili su valori di grande rilevanza ecosistemica, a cominciare dall’agricoltura e dal paesaggio».

Nell’occasione verrà avviata la raccolta firme per chiedere alla Regione Molise una moratoria 18 mesi per il rilascio delle autorizzazioni necessarie «alla realizzazione di megaimpianti eolici e fotovoltaici, che avranno conseguenze di lunghissimo periodo per l’intera regione perché saranno realizzati senza la benché minima pianificazione delle risorse e del territorio, a discapito del paesaggio e dell’agricoltura e senza il coinvolgimento della cittadinanza».

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