Deve diventare un parco, ma la vegetazione attorno alla spiaggia è disseminata di rifiuti. L’accesso all’arenile di Canale è cosparso di immondizia: carta, residui di cibo, scatole, di cartone, buste dell’immondizia, contenitori di alluminio, piatti e bottiglie di plastica. Era successo già qualche settimana fa. Nemmeno il tempo di pulire che già gli inquinatori sono tornati in azione.
Due anni fa lo sgombero di 36mila metri quadri dalle recinzioni di privati la cui concessione delle Ferrovie dello Stato era scaduta perché, nel frattempo, le aree attorno all’ex ferrovia, oggi sostituita dalla Via Verde della Costa dei Trabocchi, sono state acquisite già da alcuni anni dalla Provincia di Chieti. Il presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, vuole trasformate questo tratto di costa in un parco intitolato a San Benedetto. Di recente ha annunciato a Chiaro Quotidiano che l’area verde verrà attrezzata il prossimo anno con tavoli e panchine e con illuminazione e impianto elettrico al servizio della spiaggia, che potrà ospitare concerti ed eventi compatibili col le caratteristiche e l’estensione limitata dell’arenile:
Una convenzione, stipulata nei giorni scorsi, tra Comune e Legambiente attribuisce a Canale la qualifica di ecospiaggia. Serve, però, una sorveglianza contro gli incivili. Ma, soprattutto, più educazione, per capire finalmente che l’immondizia non si butta per terra.