«Acqua, mai più chiusure di giorno, più autobotti e personale per velocizzare e riparazioni»

Più personale per velicizzare le riparazioni, evitare di chiudere l’erogazione idrica nelle ore diurne, potenziare il servizio autobotti. Sono alcune delle richieste che il Consiglio comunale di Cupello rivolge alla Sasi spa, la società che gestisce il servizio idrico integrato (acqua potabile, fogne e depurazione) in 87 comuni della provincia di Chieti. Ieri, alla seduta straordinaria convocata per un confronto coi vertici dell’azienda, la Sasi era assente.

La seduta di ieri del Consiglio comunale di Cupello

Nel documento, approvato all’unanimità con alcuni emendamenti proposti dai gruppi di opposizione Officina Cupello e Cupello nel cuore, si chiede alla Sasi di fare in modo che «le famiglie non restino più senza acqua potabile durante le ore diurne; di essere maggiormente puntuale con le comunicazioni di apertura e chiusura dell’acqua; di fornire al Comune di Cupello informazioni rispetto all’individuazione di interventi programmati per garantire l’ammodernamento della condutture idriche che servono questo territorio; di potenziare il personale di zona per risolvere tempestivamente eventuali rotture; di potenziare il servizio autobotti per agevolare le azioni di rifornitura su tutto il territorio».

La delibera chiede al presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, «di istituire un tavolo di confronto permanente con i Comuni della Provincia per sollecitare la Sasi ad appaltare quanto prima i fondi Pnrr per realizzare le opere di “cerca perdita”, sostituzione delle condotte ammalorate, realizzare adduttori e potabilizzatori ed intervenire sul potenziamento del personale» e al prefetto, Mario Della Cioppa, alla Regione Abruzzo e all’Ersi (ente regionale per il servizio idrico) «se hanno, nelle more di questa emergenza, già inteso ulteriori azioni per fronteggiare tale crisi».

Nelle premesse si legge che il 2 agosto la Prefettura di Chieti ha rilevato il «mancato rispetto degli orari di interruzione della fornitura idrica», che ha generato «confusione negli utenti sugli orari nei quali non potranno usufruire del servizio che rende difficile per i sindaci fornire precise indicazioni ai propri cittadini». Ieri è stato attivato il Coc (centro operativo comunale) per la gestione dell’emergenza.

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