Suoni inediti dell’organo della cattedrale. Rassegna internazionale, i prossimi eventi

«Due splendide improvvisazioni come bis hanno chiuso la due giorni dell’organista francese Emmanuel Hocdè, che ha fatto ascoltare al pubblico presente un suono completamente inedito dello strumento che Ponziano Bevilacqua ha costruito nella concattedrale San Giuseppe a Vasto nel 2002, regalo di don Giovanni Pellicciotti alla nostra città. Dopo Macinanti, Tiberia, Gatti e lo stesso Hocdè, è la volta di un triplo concerto, sabato e domenica prossima, nella Rassegna Internazionale Musica d’Organo Don Giovanni Pellicciotti». Lo si legge in una nota del coro polifonico Histonum.

«Domenica 4 agosto alle ore 19,00, nella Chiesa di San Giovanni Battista a Carunchio il primo dei due concerti “gemellati” vedrà protagonista l’organista Alberto Mammarella, che suonerà lo splendido organo D’Onofrio, fiore all’occhiello della cittadina dell’alto Vastese: grazie al sindaco Gianfranco D’Isabella e l’assessore alla cultura Antonio Miri per la collaborazione e la messa “a rete” di queste due realtà musicali del nostro territorio. Domenica 4 agosto alle ore 22,00, questa volta a Vasto e nella chiesa di Santa Maria Maggiore, un grande ritorno, un affezionato di Vasto e dei suoi organi: Matteo Imbruno proporrà un repertorio interessantissimo che, come sempre nei suoi concerti nella nostra rassegna, siamo sicuri saprà catturare il pubblico. Lunedì 5 agosto, sempre in Santa Maria Maggiore a Vasto, il nostro Francesco D’Annibale, oltre a suonare il repertorio puramente strumentale sui due organi, il Mangino del 1719 e il Bevilacqua del 1975, accompagnerà il soprano Federica Raja in un percorso vocale inedito per la nostra rassegna. Grazie al contributo della Città del Vasto attraverso il sindaco Francesco Menna, l’assessorato alla Cultura e Turismo guidato da Nicola Della Gatta, e il fondamentale supporto organizzativo di don Luca Corazzari e don Domenico Spagnoli delle due parrocchie di San Giuseppe e di Santa Maria Maggiore, il Festival è curato da Alessandro Alonzi, direzione artistica, e da Francesco D’Annibale e Luigi Di Tullio, segreteria tecnica, e la collaborazione di Marco Vallese».

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