Migliorare la comunicazione di chiusure e rotture, richiamare tutti a un uso consapevole dell’acqua, ma all’orizzonte non ci sono soluzioni di a breve termine per migliorare la grave crisi idrica che sta colpendo il Vastese. È questo, in sintesi, l’esito della riunione tenutasi oggi a Fossacesia tra sindaci (una ventina i presenti) e la Sasi presente con il presidente Gianfranco Basterebbe e l’architetto Giuseppe Fiorillo, dell’areaa tecnica della società.
I primi cittadini dei Comuni serviti dall’acquedotto del Verde hanno ribadito innanzitutto la necessità di una comunicazione puntuale che finora è mancata in molti casi. Tra i centri che soffrono maggiormente ci sono Monteodorisio, San Buono e Cupello. Tutti i sindaci – compreso Enrico Di Giuseppantonio che ha sollecitato l’incontro – hanno chiesto di essere messi nelle condizioni di fornire risposte chiare all’utenza.
Come detto, di concreto dalla riunione, soprattutto riguardo le contromisure immediate, c’è poco. I sindaci firmeranno tutti l’ordinanza che vieta l’uso non corretto dell’acqua potabile impegnandosi a un maggiore controllo. Sarà inoltre stilato un documento da inviare a Regione e Governo per evidenziare la situazione di grave emergenza.
Dal canto suo, Basterebbe nuovamente sottolineato la situazione critica delle sorgenti: «Se non ci saranno nevicate la situazione continuerà a peggiorare, e questo è un fatto non voglio scaricare le responsabilità sugli effetti climatici, ma la siccità prolungata e soprattutto l’assenza di precipitazioni nevose stanno prosciugando le sorgenti. Quella Del Verde può contare solo sulla neve, noi stiamo facendo tutto il possibile, capisco davvero i vostri problemi e non li stiamo affatto ignorando, ma ci troviamo a operare in una condizione che è complicata anche per noi».
Il presidente della Sasi ha poi spiegato che ci sono cinque squadre al lavoro nella ricerca delle perdite. Centrale resta la fornitura idrica a quei Comuni che oggi ce l’hanno ridotta a poche ore al giorno: «Il problema non è di facile soluzione. Non ci sono bacchette magiche, né ricette miracolose, ma da parte della società c’è la volontà di individuare tutte le azioni per contenere i disagi. Per aumentare alcuni litri al secondo nei paesi del Vastese dobbiamo chiudere quasi tutti gli altri centri e questo potrebbe creare un disequilibrio nei serbatoi, ma oggi ci proviamo, almeno per concedere un po’ più di respiro a chi da tempo ha i rubinetti a secco. Ma è un palliativo non la soluzione».