Sono le 5,25 di oggi. Con una telefonata, quattro giovani di Roccaspinalveti allertano i vigili del fuoco: c’è un incendio sul Monte Sorbo, il territorio è quello di Liscia. L’allarme si è diffuso tramite messaggi da telefono a telefono. Andrea Piccirilli, Simone Ramundo, Edi Trofino e Antonio Ramundo sono già arrivati sul posto. Dopo aver chiamato il numero unico d’emergenza, il 112, per chiedere l’intervento dei pompieri, si rimettono in macchina sulla provinciale 162. Ma, su un altro versante del Sorbo, a Carpineto Sinello, le fiamme stanno divorando la vegetazione ai margini della strada. «Due amici mi hanno detto: non possiamo aspettare», racconta Andrea. «Allora abbiamo tagliato dei rami e abbiamo cominciato a batterli sulle fiamme, come ci hanno insegnato a fare in caso d’incendio. Così siamo riusciti a evitare che il fuoco arrivasse fino alla strada». I vigili del fuoco, impegnati nel domare il rogo in territorio di Liscia, sono poi arrivati a concludere il lavoro.
Andrea, Simone, Edi e Antonio sono amici fin dall’infanzia. «Ci conosciamo da sempre, siamo nati insieme. Secondo noi, qualcuno ha appiccato il fuoco volontariamente, ci sembrano improbabili due incendi accidentali in contemporanea. Odio – dice Andrea – gli incendi e chi distrugge la natura».
Così è cominciata un’altra giornata da bollino rosso sul fronte più rovente. Stamattina a fuoco un pullman a Monteodorisio, ma anche un’area coperta di vegetazione nella zona del cimitero di Cupello, dove già nei giorni scorsi era stata necessaria una giornata di lavoro per avere la meglio delle fiamme.