Preoccupazione sullo stallo riguardante il consorzio Civeta. A esprimerla sono gli amministratori di Fratelli d’Italia di Vasto Guido Giangiacomo, Vincenzo Suriani, Francesco Prospero e di Monteodorisio Catia Di Fabio, Maria Chiara Del Giango, Alessandro Mucci e Cupello Filippo D’Angelo.
La decisione sull’eventuale ritorno alla forma consortile continua a slittare, circostanza che mette a rischio i 20 milioni di euro dal Pnrr per l’impianto di produzione di biometano. «Mentre il consorzio naviga in acque agitate, il CdA sembra concentrarsi su temi secondari che non migliorano l’ente – dicono gli amministratori dei tre Comuni – La trasformazione in Srl, voluta da metà dei Comuni consorziati, si è rivelata un clamoroso fallimento, mettendo a rischio anche i fondi del Pnrr. Sono state spese ingenti somme per pareri legali, tecnici e rogiti notarili, creando una struttura vuota e inefficace».
«La gestione attuale del Civeta, diretta principalmente dai Comuni di Vasto e Cupello, ha generato sprechi, inefficienze e un aumento del debito sociale, anziché raggiungere i risultati promessi. Il management attuale non ha assunto le proprie responsabilità e ha avviato un concorso per l’assunzione di un direttore generale, da affiancare a un CdA di 5 membri, ingegneri e direttori tecnici. Nel frattempo, gli impianti stanno degradando e i lavoratori affrontano difficoltà crescenti».
«È urgente procedere alla trasformazione del Civeta in una Società consortile a statuto speciale per non perdere i fondi del Pnrr. Bisogna abbandonare definitivamente l’idea di assumere un direttore generale con un costo di centomila euro annui. È tempo di agire per recuperare efficienza e proteggere sia i bilanci comunali che i fondi del Pnrr. Gli amministratori di Fratelli d’Italia del Vastese sono determinati a lavorare instancabilmente per un futuro più trasparente e sostenibile per il Civeta. Faremo sentire la nostra voce in ogni sede istituzionale, a partire dai consigli comunali, per assicurare che ogni decisione sia presa nell’interesse dei cittadini e del territorio. Solo con un impegno collettivo e una gestione responsabile possiamo salvaguardare il nostro patrimonio ambientale e finanziario, garantendo un servizio efficiente e sostenibile per le generazioni future».