Torna libero Rodolphe Pinto, uno dei quattro indagati abruzzesi nell’inchiesta della Dda calabrese su una presunta organizzazione affiliata alla ‘ndrangheta. Lo ha deciso oggi il Tribunale del riesame di Catanzaro accogliendo la richiesta dell’avvocato Giuseppe La Rana, difensore del 62enne di San Salvo. L’uomo era stato arrestato nelle prime ore del 22 giugno nel blitz in tre regioni dei carabinieri di Reggio Calabria, Torino, Chieti e Pescara, che avevano eseguito 14 misure cautelari. Ventisei, in totale, le persone coinvolte nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, secondo cui in Abruzzo l’organizzazione avrebbe operato attraverso una società di prodotti tipici.
«Nei confronti del mio assistito – spiega l’avvocato La Rana – sono state formulate le ipotesi di reato di associazione mafiosa ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e fornitura di armi. Secondo l’accusa, sarebbe un collaboratore esterno di una cosca calabrese. La decisione del Riesame di annullare l’ordinanza applicativa di custodia cautelare ordinando l’immediata scarcerazione è un ottimo punto importante nell’iter giudiziario in cui siamo convinti di poter dimostrare la totale estraneità del mio assistito all’associazione mafiosa. Aveva rapporti con persone di cui non conosceva l’appartenenza all’organizzazione. Avere rapporti con determinate persone non vuol dire far parte di un’organizzazione criminale».