«Per sanare i debiti invece di tagliare i servizi essenziali la Asl riveda le esenzioni»

«Imbarazzante, non ci sono altri aggettivi per qualificare l’operato del direttore Schael, con la sua arroganza e la sua spocchia si ostina a dirigere la nostra azienda sanitaria ormai sull’orlo del fallimento. La cosa ancora più grave è l’immobilità dell’assessore Verì e del presidente Marsilio che non si adoperano per rimuoverlo, solo nella nostra provincia accade che chi ha causato il pesante debito sta mettendo in atto le misure per rientrare dal debito, ci chiediamo con quale credibilità?». Avanti Vasto, la lista civica di ispirazione socialista, chiede al governo regionale di licenziare il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael.

Da sinistra: Rampa, Di Stefano, Barisano e Franchella (Avanti Vasto)

«Non ha già fatto abbastanza danni il nostro direttore – affermano i socialisti – gli diamo anche la possibilità di perseverare questa scelta è decisamente diabolica. In questi giorni leggiamo articoli che criticano l’operato del direttore Schael diversi esponenti politici di tutti gli schieramenti con le loro riflessioni hanno certificato il totale fallimento della gestione del direttore della nostra Asl; l’articolo che ha catturato la nostra attenzione è quello del sindaco emerito e presidente Tagliente che senza mezzi termini boccia la gestione del direttore Schael. Sono lontani i giorni del carro funebre che sostava davanti al nostro ospedale, sono lontani i giorni delle adunate nel cinema Ruzzi dove si criticava fortemente l’operato dell’allora assessore alla sanità della Regione governata dal centro sinistra. Bene, quelli erano giorni dove, nonostante i problemi che la sanità attraversa da sempre, c’era attenzione verso chi aveva bisogno di cure, i servizi non venivano tagliati ma anzi potenziati, eppure c’era chi criticava, nondimeno si manifestava il dissenso con un carro funebre. Ripensiamo con nostalgia a quei giorni, come recita un detto popolare non c’è mai fine al peggio. Una grande verità, siamo convinti che continuando con questo direttore la situazione non può far altro che peggiorare.

Oggi la Asl 02 con l’avallo della giunta regionale sta mettendo in atto una serie di tagli per rientrare del debito, tagliano le ore di lavoro agli Oss (operatori socio sanitari) tagliano le ore agli addetti del Cup, chiudono gli ambulatori, non rimpiazzano il personale medico e sanitario che va in pensione, accorpano i reparti, mandano in maniera frenetica circolari ai medici di famiglia dove elencano cosa poter prescrivere e cosa no, addirittura riducono le prescrizioni dei farmaci. L’unica soluzione messa in atto dal nostro direttore è quella dei tagli a spese dei cittadini del nostro territorio.

Ci permettiamo di suggerire di considerare altre strade per rientrare dal debito (ricordiamo provocato dallo stesso direttore chiamato a risanarlo), di rimodulare le esenzioni che riguardano l’età e il reddito. Si potrebbe adottare un sistema è già in uso in altre regioni, a nostro avviso più equo, perché fa riferimento al reddito e in base allo scaglione di reddito a cui si appartiene si paga una quota del ticket. Il sistema attuale fa si che giovani lavoratori che hanno un reddito inferiore i 38.000 euro e una età inferiore i 65 anni pagano il ticket intero invece un pari reddito con età superiore non paga nulla. La particolare situazione della nostra Asl impone, di rivedere le esenzioni e di adottare il sistema di esenzione che è collegata al reddito è modulata in base alla dichiarazione dei redditi oppure collegata all’Isee. Riteniamo che è meglio pagare qualcosa tutti piuttosto che non avere più servizi, non avere ambulatori e avere reparti chiusi. Non è possibile pensare di risanare il bilancio della nostra azienda sanitaria solo ed esclusivamente tagliando i servizi, cosa rimarrà tra qualche anno del nostro ospedale nulla assolutamente nulla.

A cosa servirà costruire un nuovo ospedale se nel suo interno non ci sarà nessun reparto funzionante e nessun ambulatorio attivo, sarà solo una bella struttura nuova senza nulla nel suo interno. A cosa servono le case di comunità che si dovranno realizzare a San Salvo e Casalbordino se nel suo interno non saranno attivati gli ambulatori, forse solo per fare campagna elettorale visto che quelle amministrazioni sono amiche del nostro direttore Schael. Bisogna avere la consapevolezza che senza un ospedale attivo ed efficiente sarà Vasto e tutto il vastese a subirne le conseguenze, la mortificazione continua e costante del nostro ospedale non colpisce solo il sindaco di Vasto e la sua amministrazione ma un intero territori di oltre 80000 abitanti, cittadini che hanno tutto il diritto di avere una offerta sanitari accettabile. Ricordiamo ancora i giorni che precedevano il voto per il rinnovo del consiglio regionale con il direttore che incontrava nei comuni del nostro territorio, munito di piantine e cartografie, promettendo la realizzazione di strutture sanitarie in ogni comune visitato.
Senza dimenticare l’incontro con il direttore Schael, ospite nella sala consiliare del comune di Vasto, pieno di promesse e impegni tutte non mantenute.

Ci preme ringraziare tutti quei medici che quotidianamente si recano al lavoro sapendo di essere soli, sapendo di trovarsi di fronte utenti inferociti, ma che comunque tengono fede al giuramento che hanno fatto e continuano a svolgere il proprio lavoro con amore e passione. Diciamo altresì grazie agli infermieri e a tutti gli operatori che tra mille difficoltà si prodigano per alleviare il dolore e la disperazione di chi soffre. L’auspico è che il direttore possa presto lasciare il suo incarico, speriamo in un sussulto della coscienza del presidente Marsilio e dell’assessore Verì, che finalmente prendano la decisione più giusta per i cittadini del nostro territorio».

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Comments 1

  1. Nicola Di Nanno says:

    Coraggio, stanno arrivando i nuovi ospedali! Bavosi che abboccano? L’ultima novita’, una ricetta per una sola confezione di medicinali, significa che i medici di base, gia’ allo stremo per il gran numero di assistiti, adesso devono dedicare il doppio del loro tempo a redigere le ricette , con la conseguenza che anche l’assistito deve dedicare il doppio del tempo e dei viaggi in farmacia, alla faccia del risparmio. Ma nessuno di questi geni va in galera?

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