Le deleghe degli assessori di Cupello saranno comunicate nel prossimo consiglio comunale. A renderlo noto è il gruppo consigliare di Semplicemente Cupello che in questo modo replica ai tre consiglieri di Officina Cupello (Dario Leone, Giuliana Chioli e Roberta Boschetti) che lamentava ritardi nell’azione amministrativa e una spaccatura nella maggioranza.
«Nel prossimo consiglio comunale verranno comunicate le deleghe di giunta – dice la maggioranza – frutto di una riflessione accurata compiuta dalla sindaca Graziana Di Florio che si è riservata del tempo per scegliere i temi più funzionali da affidare a ognuno dei quattro assessori, in virtù delle loro predisposizioni e competenze. Aggiungiamo che le commissioni consiliari prescindono dalle deleghe assessorili. Verranno istituite nel prossimo consiglio, cioè quello immediatamente successivo alla convalida degli eletti, come previsto dallo statuto all’articolo 11, comma 1. Cosa c’è di strano? Strano è per noi assistere alla sostanziale inconsapevolezza di una parte dell’opposizione delle regole di funzionamento del Consiglio comunale».
Poi, Semplicemente Cupello continua «Assistiamo da settimane ai mal di pancia post-elettorali di Officina Cupello e del suo leader Dario Leone», accusando il gruppo di opposizione di «falsità fomentatrici di chi non ha digerito la sconfitta elettorale». «Ci preme ripeterlo: siamo uniti. Lo dimostrano i fatti. In occasione del consiglio comunale d’insediamento, ci siamo espressi unitamente sulla votazione del presidente del consiglio e sugli altri punti all’ordine del giorno, tra cui l’elezione dei nostri rappresentanti all’interno delle commissioni elettorale e dei giudici popolari. Abbiamo presenziato uniti alle occasioni pubbliche finora capitate e insieme ci siamo messi a lavoro nelle stanze del nostro palazzo comunale dai giorni immediatamente successivi alle elezioni. Dove sono le presunte “spaccature” di cui parlate?».
Infine, la maggioranza risponde anche alla questione posta sulla vicepresidenza del consiglio per la quale si è espressa a favore di Marco Antenucci di Cupello nel cuore: «Officina Cupello sa benissimo che è necessaria la maggioranza dei due terzi e, dal secondo scrutinio, quella assoluta per l’elezione, dunque i componenti della maggioranza non possono astenersi, ma devono partecipare alla votazione. Non era mai capitato, in precedenza, che le minoranze in consiglio non riuscissero ad accordarsi su un nome unitario da proporre e presentassero, come è accaduto, due candidature distinte, mettendo in totale imbarazzo la maggioranza consiliare, costretta a scegliere uno dei due nomi proposti».
«Riconosciamo e rispetteremo sempre il ruolo della minoranza, fondamentale nel processo democratico, ma non accettiamo un certo modo di fare opposizione, diffondendo notizie pretestuose e capziose, che rischiano di creare spaccature nella cittadinanza. Vi invitiamo quindi a leggere i regolamenti e a rispettarli, soprattutto per chi vi legge. Non esiste nessun sistema di potere, né tantomeno un allarme antidemocratico, soprattutto se a scongiurarlo dovrebbe essere chi afferma di essere fuori e contro il sistema, ma non risulta lo sia realmente. Queste ricostruzioni, tipiche di appartenenze ideologiche che qualcuno orgogliosamente rivendica, sono lontanissime dalla realtà dei fatti».