Primi giorni di luglio e clima già bollente intorno alla Sasi. Le perenni difficoltà nell’assicurare il servizio durante gran parte della giornata si stanno traducendo in seri disagi per le popolazioni colpite. Anche chi ha a disposizione autoclavi a disposizione si trova ad affrontare le criticità perché i serbatoi spesso non hanno il tempo di raggiungere un livello adeguato.
Ieri lo stop all’erogazione, a causa di una riparazione, ha riguardato Pollutri dove il Comune ha messo a disposizione un’autobotte. Stamattina il flusso è tornato regolare in paese, mentre nelle contrade più basse i rubinetti sono ancora a secco.
Dopo la diffida di qualche giorno fa della sindaca di Monteodorisio, Catia Di Fabio, è il collega Luca Conti, primo cittadino di Casalanguida, che batte i pugni e insorge contro la società che gestisce il servizio idrico integrato.
Al centro dell’intervento di Conti ci sono proprio le chiusure programmate che stanno lasciando a secco le abitazioni: «Come Sindaco di Casalanguida, mi vedo costretto a denunciare con forza l’incompetenza e la negligenza della Sasi per i gravi disservizi che stanno affliggendo il nostro territorio. La situazione è inaccettabile e intollerabile. Da settimane, Casalanguida e i comuni limitrofi sono abbandonati a sé stessi, con la popolazione lasciata alla mercé di pochi operatori che, con grandi sacrifici, cercano di tamponare una crisi che peggiora di giorno in giorno».
«Da un mese è iniziata questa odissea – continua il sindaco – Siamo consapevoli della carenza idrica e abbiamo sempre collaborato, spesso oltre il dovuto. L’anno scorso, abbiamo sopperito interamente con le nostre risorse alla rottura dell’adduzione principale, affrontando una settimana di emergenza con i nostri uomini e mezzi. Ma quest’anno, la gestione disastrosa della Sasi sta rendendo il futuro sempre più nero. Il problema idrico peggiorerà nei prossimi mesi, fino all’arrivo dell’inverno, e con la Sasi a capo della gestione, la situazione è destinata solo a deteriorarsi ulteriormente».
Conti poi spiega come in paese ci siano abitazioni che «restano senza acqua per giorni interi». «Una signora di 90 anni, che vive da sola, ha accesso all’acqua solo per poche ore alla settimana. Centinaia di residenti ogni mattina aprono i rubinetti con la speranza di vedere uscire almeno un goccio d’acqua. Per settimane abbiamo cercato di collaborare e trovare soluzioni, ma la situazione non fa che peggiorare».
«È ora di prendere provvedimenti seri. Un’azienda che gestisce un bene pubblico non può essere lasciata alla deriva. È necessario organizzare e programmare interventi, non limitarsi a inviare comunicati con orari di chiusura e apertura che puntualmente non vengono rispettati. Non tollereremo più questo scempio. Il dado è tratto – conclude il sindaco che non esclude azioni legali – Mi riservo di intraprendere azioni decise per tutelare il nostro territorio. Stiamo effettuando una ricognizione su altre urgenti problematiche e nei prossimi giorni valuteremo se procedere legalmente contro la Sasi. Questo stato di cose deve finire. Casalanguida non può più aspettare».