Esordisce parlando di Vasto: «Mi sono fatta una passeggiatina nella vostra splendida città. Mi sono incantata davanti al panorama sulla balconata». Serena Bortone arriva a Vasto nel giorno in cui la Rai le ha comminato sei giorni di sospensione (e lei ha annunciato che impugnerà il provvedimento) per la nota vicenda del caso Scurati.
Al Vasto d’autore Festival, però, parla solo del suo libro, A te vicino così dolce, sottotitolo: Racconto di una generazione effimera ed eterna, come la giovinezza, l’amicizia, l’amore. Nella prima serata, condotta da Paola Cerella, dell’evento organizzato da Angelozzi comunicazione, Bortone è l’ospite più attesa. Dialoga con Antonella Presutti, presidente della Fondazione cultura regione Molise. Il romanzo, edito da Rizzoli, racconta gli anni Ottanta, quando Internet e i cellulari non esistevano e le informazioni si passavano a voce o su carta. Una storia di «protagoniste alla ricerca di una loro identità», spiega la giornalista di Rai 3. Un libro che ha molto delle sensazioni e dei ricordi vissuti in quegli anni dall’autrice: «Questo è un libro sulla cura», perché «la scrittura può avere una funzione terapeutica». Oggi c’è «la fluidità dei rapporti, entri ed esci dai rapporti. D’altro canto, rispetto a noi, adesso c’è più libertà sessuale, ma anche nell’identità di genere e nell’orientamento sessuale. C’è la body positive, prima invece si veniva giudicati e irrisi. Questa storia mi ha insegnato a non giudicare, è un romanzo di formazione».
Della prima serata sono stati ospiti anche Dante Piccioni e Tea Ranno: LEGGI.
La diretta streaming della prima serata del Vasto d’autore Festival (video di Nicola Cinquina):
Foto di Costanzo D’Angelo