Tre appuntamenti in uno. Vasto d’autore comincia col tema della salute attraverso le testimonianze di Pierdante Piccioni, medico a autore del libro cui è ispirata la serie tv Doc, uno di noi, e della scrittrice Tea Ranno e prosegue con l’arrivo di Serena Bortone sul palco dei Giardini di Palazzo d’Avalos. Dopo le tre serate d’anteprima a giugnoo, entra nel vivo l’evento organizzato da Angelozzi Comunicazione in collaborazione con il Comune di Vasto e condotto da Paola Cerella. Dell’incontro con Serena Bortone diamo conto in un altro articolo: LEGGI.
Doc Pierdante Piccioni
Pierdante Piccioni è il medico che, con la sua vicenda personale e il libro che ne è derivato, ha ispirato e scritto la sceneggiatura di Doc, uno di noi, la serie di Rai 1 di cui è protagonista Luca Argentero.
L’ultimo libro, Io ricordo tutto, prende spiunto dall’incidente stradale che Piccioni ha subito nel 2013. Alcune ore in coma e poi il risveglio: «Ho perso 12 anni di memoria. Era un altro mondo: mi sono addormentato col fax e mi sono risvegliato con la mail». Le difficoltà del ritorno al lavoro: «Mi sono rimesso a fare quello che so fare meglio: studiare. Ho detto ai colleghi: fatemi fare il primo test. Se, su 60 domande, do 31 risposte giuste, passo a quello successivo. Ho fatto 60 test di tutti i tipi». Un’amara considerazione sulla sua esperienza personale: «Quanto è difficile essere guardati come diversi». I pazienti che hanno avuto il suo stesso problema «mi considerano uno di loro. Doc, uno di noi». Paola Cerella cita la frase finale del libro: «Si muore quando non si ha più nulla da raccontare». Infine due anticipazioni. La prima: «Venerdì ho una videoconferenza su Zoom con una casa produttrice internazionale per vedere se si può fare un qualcosa di filmico sul mio libro». La seconda: «Doc sarà la prima serie televisiva italiana che avrà un remake negli Stati Uniti».
Tea Ranno, «storia di un dolore che non si può dire»
Il nono libro di Tea Ranno si intitola Avevo un fuoco dentro. Storia di un dolore che non si può dire. Parla della sua eperienza personale con l’endometriosi, la malattia ginecologica che provoca forti dolori e che va affrontata per tempo, senza sottovalutarne i sintomi, in modo tale da evitare gravi complicazioni. «Mi sono ammalata negli anni Ottanta, ma oggi la situazione è la stessa: oggi ci sono specialisti in endometriosi, ma ci sono anche tante ragazze che non lo sanno». «Un libro necessario anche per conoscere», sottolinea Carola Carulli, giornalista del Tg2 che dialoga con l’autrice.
«Quando è uscito il libro – spiega Ranno – mi ha scritto una ragazza per dirmi: ‘Ho letto il libro e ho prenotato una visita dal ginecologo”. Alle donne si insegna che devono sopportare il dolore. Io sversavo sul mio diario tutto il mio dolore. Prima della diagnosi, ero io quella sbagliata».
La diretta streaming della prima serata (video di Nicola Cinquina)