«Evidente non utilità per il 2024 nel rinnovare le postazioni turistiche»: con tale comunicazione, la Asl Lanciano Vasto Chieti ha preannunciato ai rispettivi sindaci che quest’anno non saranno attivate le postazioni di medicina turistica nelle località marine di Fossacesia, San Vito Chietino, Casalbordino, Vasto e San Salvo e in quella montana di Palena.
L’azienda sanitaria, quindi, giudicando risicati i numeri relativi alla stagione 2023, non attiverà il trasporto sanitario estivo solitamente in vigore dal 1° luglio al 31 agosto. Il servizio, si legge nella stessa comunicazione, «non ha dato un valore aggiunto al soccorso, sia numericamente che qualitativamente». Nello stesso documento firmato dal direttore generale Thomas Schael e da quelli sanitario, Flavia Simonetta Pirola, e amministrativo, Giampaolo Grippa, si legge poi che «i cittadini che occasionalmente si trovano al di fuori della loro residenza, in caso di necessità, potranno rivolgersi ai medici di medicina generale o ai pediatri di libera scelta operanti nel territorio, dietro pagamento della prestazione direttamente al medico convenzionato e secondo le tariffe previste dagli accordi collettivi nazionali».
Paolucci: «Notizia incredibile»
La notizia ha fatto subito registrare reazioni contrarie. Ad attaccare è soprattutto il capogruppo Pd in Regione, Silvio Paolucci: «Il centrodestra taglia la guardia turistica estiva ai principali centri turistici della provincia di Chieti: una notizia incredibile, se non fosse messa nero su bianco da una comunicazione della Asl. Dopo cinque anni di cattiva gestione della sanità, ecco la cura Marsilio: tagli, tagli e tagli.
«Non possono pagare la comunità residente e i turisti per l’incapacità del centrodestra – aggiunge poi Paolucci – Una scelta sconsiderata, su cui chiediamo di retrocedere anche per non creare il caos nei presidi ospedalieri e sulla medicina del territorio, tant’è che la Asl invita nella nota a rivolgersi proprio “a medici di medicina generale, pediatri, dietro pagamento della prestazione direttamente al medico convenzionato e secondo le tariffe citate”. Eliminare tali servizi significa andare ad appesantire gli accessi ai pronto soccorso degli ospedali già oberati del territorio e che già non riescono a rispondere alle esigenze normali, creando così un corto circuito per l’utenza che soffre sempre di più per i tagli. Un cittadino sceglie le località turistiche soprattutto se ci sono i servizi e quelli sanitari devono restare prioritari».
Il cetriolo.