Inizierà mercoledì a Vasto il processo sull’operazione Blumarine, l’inchiesta su un presunto traffico di stupefacenti proveniente dalla Calabria e destinato al Vastese. Davanti ai giudici del tribunale collegiale dell’Aquila compariranno gli otto imputati che ancora devono essere giudicati.
A marzo il processo con rito abbreviato nei confronti di 17 persone si è concluso con tre condanne e 14 assoluzioni.
L’indagine
L’operazione Blumarine, condotta con l’impiego di 150 tra carabinieri e finanzieri e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, era scattata a gennaio 2022. Secondo gli inquirenti, un’organizzazione criminale composta da italiani e albanesi avrebbe gestito un traffico di stupefacenti tra Calabria e Abruzzo. Contestati a vario titolo agli indagati due tentativi di estorsione e una serie di altri reati: illecita detenzione e cessione di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, porto in luogo pubblico di fucile e di arma clandestina. Avrebbero, inoltre, sparato sulla pubblica via e ucciso il coniglio di una poliziotta a scopo intimidatorio. Il 9 novembre era scattato un altro blitz in cui erano stati sequestrati quattro bar con sale slot a Vasto e San Salvo, 18 automobili, conti correnti, un negozio di frutta, una concessionaria, tre terreni a San Salvo e anche una sala scommesse in Germania.
Il secondo processo
Mercoledì 18 giugno, alle 9.30, la prima udienza con rito ordinario per le altre otto persone, difese dagli avvocati Alessandro Cerella, Fiorenzo Cieri, Alessandro Orlando, Fabiana Panitti, Giuseppe La Rana, Giuseppe Sciarretta, Carmine Petrucci.
«Un procedimento penale – dichiara l’avvocato Alessandro Cerella – che ha già visto, nel corso dell’udienza preliminare, in particolare per chi ha scelto il rito abbreviato, l’assoluzione con la formula più ampia per quasi tutti gli imputati. Finalmente avremo modo di chiarire, anche per i pochi imputati rimasti, la totale estraneità ai fatti contestati».