Dura presa di posizione dei sindaci che già in passato avevano espresso la propria forte contrarietà all’assunzione al Civeta di un direttore generale. Il 10 giugno scorso, il giorno dopo le elezioni amministrative, il presidente Giuseppe Silvestri ha pubblicato l’avviso per la ricerca di tale figura da impiegare per tre anni con una retribuzione di 100mila euro l’anno. Per la presentazione di candidature c’è solo una settimana di tempo (scadenza il 17 giugno).
Emanuela De Nicolis (San Salvo) e i confermati dalle urne Catia Di Fabio (Monteodorisio) e Mimmo Budano (Villalfonsina) attaccano la volontà di proseguire nella procedura: «La gestione dei rifiuti sembra esser diventata per alcuni più una questione di assunzioni che di soluzioni – scrivono in una nota – In un momento di estrema criticità per il Civeta, apprendiamo con stupore della pubblicazione del bando per l’assunzione di un direttore generale. Nonostante abbiamo ribadito in più occasioni la nostra totale contrarietà a tale decisione, nonostante i vizi della procedura adottata e le perdite di bilancio che imporrebbero una gestione economica più oculata e prudente, il presidente del consiglio di amministrazione, all’indomani del voto che ha coinvolto molti dei Comuni soci, anziché attendere la proclamazione degli eletti e la ricostituzione delle assemblee civiche per sottoporre alle medesime le delicate questioni attinenti al Civeta, ha dato priorità assoluta alla pubblicazione di un bando per la nomina di un direttore generale, senza peraltro ricondividere in assemblea i criteri e i requisiti utili per la scelta di una tale figura apicale».
«Visto il mancato rispetto delle volontà politiche nonché la mancata condivisione di scelte importanti per il territorio, valuteremo la sussistenza dei requisiti per la proposizione di azioni giudiziarie, al fine di impugnare tale dispendiosa e divisiva decisione», concludono i tre sindaci.