In occasione del 100° anniversario dell’assassinio di Giacomo Matteotti (che ricorrerà il 10 giugno), l’Anpi di Vasto, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune, intende ricordare la sua figura, il suo impegno e le sue idealità, «poiché questa straordinaria personalità rappresenta un faro al quale la democrazia italiana deve davvero molto».
Per l’occasione si terrà l’incontro con Giuseppe Iglieri, docente di Storia dei movimenti e dei partiti politici all’Università del Molise per ripercorrere la figura di Matteotti. L’appuntamento è alle 17.30 di mercoledì 5 giugno nella sala del museo archeologico di Palazzo d’Avalos.
«Nell’immaginario collettivo degli italiani – spiega l’Anpi – Matteotti è un parlamentare socialista e un intransigente democratico che denuncia alcuni brogli elettorali del fascismo e per questo viene ucciso. Quasi nulla si sa d’altro di lui: si ignora chi fosse davvero, cosa abbia fatto e sostenuto nella sua lunga militanza, quale eredità politica abbia lasciato all’antifascismo italiano. Matteotti viene ricordato quasi solamente come un martire del fascismo e spesso mistificato come un difensore degli interessi borghesi poiché proveniva da una famiglia benestante».
«Egli fu invece un politico colto e raffinato, una figura lucida, poliedrica e straordinaria nell’Italia che si batteva per le idealità socialiste nel primo quarto del 1900, un parlamentare che seppe cogliere l’essenza del fenomeno fascista, mentre altri dirigenti politici lo sottovalutarono. Fu un giurista particolarmente impegnato negli studi penalistici, un amministratore locale che svolse le funzioni di sindaco, consigliere comunale e provinciale a più riprese, un organizzatore dell’associazionismo delle autonomie, un sostenitore del movimento cooperativo, un dirigente sindacale, un militante socialista capace di ricche e qualificate relazioni internazionali e impegnato nei movimenti per la pace, un deputato del Parlamento italiano di cui difendeva la centralità, e infine fu particolarmente impegnato per la corretta gestione del bilancio dello Stato e per una incisiva e moderna riforma fiscale».