«L’anno 2023 ha visto una devastante epidemia di peronospora che ha colpito duramente la regione, riducendo la produzione di uva di circa il 70%, una cifra più che doppia rispetto alla media nazionale. In vaste aree, la produzione è stata completamente annientata. A oggi, nonostante le promesse e le aspettative, non c’è stata alcuna erogazione di risorse». Lo denuncia Vincenzo Menna, consigliere regionale di Abruzzo insieme.
«Così come ha ribadito Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio di tutela vini d’Abruzzo, in un comunicato stampa della scorsa settimana, nulla è stato fatto per l’attivazione delle provvidenze previste e a quanto pare le indicazioni fornite dal sistema bancario risultano generiche e non esaustive, mettendo le aziende vitivinicole abruzzesi in una condizione di stallo che impedisce loro di accedere agli indennizzi attesi. Questa situazione sta portando a gravissime conseguenze per le esposizioni debitorie delle aziende, che rischiano di degenerare in “esposizioni creditizie deteriorate” entro poche settimane in assenza di un intervento immediato.
Nei giorni scorsi, anche per capire ulteriormente tali problematiche, ho voluto incontrare il neo presidente di Cantina Tollo, Gianluca Orsini, dove tra l’altro sono stato dipendente per sedici anni, quindi Luigi Ulisse, amministratore dell’omonima cantina Tenuta Ulisse, per concludere con Felice Di Biase, direttore di Cantina Frentana ma nei prossimi giorni continuerò a raccogliere le loro richieste ed esigenze. Nel frattempo mi associo al loro grido d’allarme, anche e soprattutto per questo chiediamo di conoscere con urgenza i tempi di elargizione da parte di Agea dei contributi in conto capitale, indispensabili per fornire un adeguato sostegno alle imprese. È fondamentale sapere le modalità e i tempi di attivazione dei prestiti e della sospensione dei mutui, nonché le modalità e i tempi di attuazione dei provvedimenti adottati dalla Regione Abruzzo.
Per questo motivo, sollecito il presidente della Giunta Regionale, Marco Marsilio e l’assessore al ramo, Emanuele Imprudente, a intervenire tempestivamente. Non possiamo permettere che le nostre aziende vitivinicole, già duramente provate dalla calamità naturale, vengano ulteriormente penalizzate da ritardi burocratici e dalla mancanza di chiarezza nelle misure di sostegno promesse. È una questione di sopravvivenza economica per molte realtà locali e di tutela di un settore fondamentale per l’economia abruzzese».