«C’era una deviazione con un restringimento di carreggiata prima della galleria di Chieti con auto incolonnate su tutte e due le corsie. Davanti a me c’erano una bisarca vuota e un altro camion», racconta a Chiaro Quotidiano Renato Di Fabio, di Scerni, conducente del pullman che viaggiava dietro al mezzo pesante. «A un certo punto, la bisarca si è scontrata con una Punto e questa, dopo l’impatto, ha tamponato una Panda che la precedeva».
L’autista ripercorre gli attimi dell’incidente di ieri [LEGGI] al chilometro 388 nord dell’A14, tra i caselli di Francavilla al Mare e Chieti, dove sono rimasti coinvolti un autocarro adibito al trasporto delle auto e tre automobili. La Fiat Punto ha preso fuoco.
Di Fabio è intervenuto subito insieme ad altre persone: «Appena ho visto cosa era successo, sono sceso, come hanno fatto un camionista che era di fianco a me e che ha portato un estintore. Un mio collega è andato a prendere un altro estintore. In tutto, eravamo cinque persone» a cercare di soccorrere la donna rimasta intrappolata nell’abitacolo della vettura in fiamme. «Le portiere non si aprivano, abbiamo tentato di forzarle. Poi siamo riusciti a rompere ul vetro, ma quello dalla parte della guidatrice non si rompeva. Allora, insieme a un ragazzo, abbiamo forzato ancora la portiera e siamo riusciti ad aprirla. Altre due persone sono arrivate con un telo e hanno prelevato la donna dall’abitacolo. Insieme a me, a fare di tutto per aiutarla in quei cinque minuti, c’erano due ragazzi che viaggiavano su un’auto, Paolo Cinalli e Rosario Carbonelli, anche loro di Scerni, e tre camionisti. Avevamo già chiamato il 118, è arrivata un’ambulanza della Valtrigno».
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la polizia autostradale di Pescara, che sta conducendo le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente, e il personale di Autostrade per l’Italia. La 40enne ferita è ricoverata all’ospedale di Pescara. «Ho 35 anni di lavoro – dice Di Fabio – e non è la prima volta che mi capita di soccorrere delle persone, ma non mi era mai successo di farlo in un incidente di questa entità».